Com’è l’inverno su Marte e l’estate su Urano? Le stagioni più bizzarre del Sistema Solare

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Sulla Terra siamo abituati a quattro stagioni ben distinte, dovute all’inclinazione dell’asse terrestre di circa 23,5 gradi. Questa caratteristica fa sì che, durante l’anno, diverse parti del pianeta ricevano quantità differenti di luce solare, creando estate, inverno, primavera e autunno.

Ma cosa succede sugli altri pianeti del Sistema Solare? Anche lì ci sono stagioni — a volte simili, a volte incredibilmente estreme.

Inverno su Marte: simile alla Terra, ma più rigido

Marte ha un’inclinazione assiale di circa 25 gradi, molto vicina a quella terrestre. Questo significa che anche lì esistono stagioni. Tuttavia, il clima è molto più freddo e secco, e gli inverni possono raggiungere temperature polari.

Nonostante ciò, l’alternanza stagionale è familiare: d’estate si possono osservare tempeste di sabbia globali, mentre in inverno le calotte polari si espandono notevolmente. La curiosità? L’inclinazione marziana è instabile, e nel corso di miliardi di anni è variata da 10° a oltre 40°, influenzando drasticamente il suo clima.

Estate su Urano: il trionfo dell’assurdo

Urano è il campione delle stagioni estreme. Il suo asse è inclinato di quasi 90 gradi, il che significa che ruota praticamente “sdraiato” rispetto al piano orbitale.

Ogni polo passa 42 anni consecutivi sotto la luce solare continua, seguiti da 42 anni di buio totale. Questo porta a stagioni di calore costante o gelo permanente, con enormi escursioni termiche.

Mercurio: stagione variabile a causa dell’orbita

Anche Mercurio sperimenta un comportamento “eccentrico”, ma per un altro motivo. Il pianeta ha un’orbita ellittica molto allungata, il che fa sì che si avvicini e si allontani dal Sole in modo più marcato rispetto agli altri pianeti.

Questo provoca variazioni termiche estreme, che possono andare dai 430°C di giorno ai -180°C di notte. In pratica, non esistono vere stagioni, ma sbalzi di temperatura legati al moto orbitale.

Esopianeti: stagioni lontane (ma forse non impossibili)

Gli scienziati stanno ora cercando di comprendere le stagioni anche sugli esopianeti, i mondi al di fuori del nostro sistema solare. Lo studio dell’inclinazione assiale, della distanza dalla stella madre e della forma dell’orbita può offrire indizi su quali pianeti potrebbero avere condizioni favorevoli alla vita.

Come sottolinea l’astronomo Gongjie Li, queste variabili sono fondamentali per capire se un pianeta può sostenere un clima stabile e quindi potenzialmente abitabile.

Foto di WikiImages da Pixabay

Federica Vitale
Federica Vitalehttps://federicavitale.com
Ho studiato Shakespeare all'Università e mi ritrovo a scrivere di tecnologia, smartphone, robot e accessori hi-tech da anni! La SEO? Per me è maschile, ma la rispetto ugualmente. Quando si suol dire "Sappiamo ciò che siamo ma non quello che potremmo essere" (Amleto, l'atto indovinatelo voi!)

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