“Aggiungi un posto a tavola che c’è un amico in più” recita una famosa canzone. E aiuta pure a mangiare meno e perdere peso, aggiungiamo noi. A dirlo uno studio. Questo perché la stessa parte del cervello coinvolta nell’impegno sociale controlla anche il desiderio di cibo. Vediamo come si è svolta la ricerca.
Uno studio ha testato questa teoria nei topi, i cui cervelli funzionano in modo simile a quelli degli umani. Quando gli scienziati stimolavano le loro cellule cerebrali sociali gli animali erano meno interessati nel consumare un trattamento ipercalorico. Erano anche meno interessati al trattamento quando altri animali venivano introdotti per socializzare con loro.
Il dott. Karl Deisseroth, autore senior dello studio, ha dichiarato:
“Sappiamo che le situazioni sociali possono inibire la voglia di mangiare. Un esempio è il comportamento delle persone a diversi livelli di dominio in una gerarchia sociale. Non stai andando a tuffarti in quel piatto di costole quando stai cenando in presenza di altre persone.”
Il comportamento sociale è controllato dalla corteccia orbitofrontale, che svolge anche un ruolo quando le persone bramano, cercano, ricevono e mangiano cibo. Gli esperti ritengono che i due circuiti cerebrali siano collegati e l’attivazione di uno possa frenare l’altro. Per testare questo hanno fatto reagire alla luce le cellule cerebrali dei topi iniettando agli animali una proteina sensibile alla luce.
Impulsi di luce laser sono stati utilizzati per innescare le cellule del cervello che controllano il ‘nutrimento’ dei topi. Le quali li ha resi più desiderosi di bere un liquido ad alto contenuto calorico da un beccuccio. Ma quando le loro cellule cerebrali sociali sono state attivate, i topi hanno trascorso meno tempo a leccare il buonissimo cibo.
Quando sono stati introdotti giovani topi non minacciosi per fornire l’interazione sociale, è successa la stessa cosa.
Ora avete un pretesto in più per mangiare in compagnia.
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