Categorie: News

Come massimizzare l’efficienza della ricarica senza fili con più trasmettitori

Il trasferimento di energia wireless si è dimostrato molto utile nei dispositivi elettronici, ad esempio le apparecchiature medicali e gli smartphone, per i quali è essenziale poter disporre di una funzione di ricarica senza fili. Nella maggior parte dei casi, il passaggio avviene allineando o accoppiando due bobine di filo separate (trasmettitore Tx e ricevitore Rx). La corrente elettrica che circola nella bobina Tx crea poi un campo magnetico che trasferisce energia alla bobina Rx. Recentemente gli scienziati hanno studiato l’uso di più Tx, in grado di coprire un’ampia area di carica.

 

Come ottimizzare l’energia nella ricarica senza fili

Tuttavia, sebbene gli esperti abbiano studiato approfonditamente i metodi per trasferire energia senza fili con la massima efficienza nei sistemi a Tx singolo, lo stesso non vale per i sistemi con bobine Tx multiple. In questo caso, massimizzare l’efficienza è impegnativo perché il Rx potrebbe essere posizionato ovunque sulla superficie coperta dai Tx, portando ad un accoppiamento più forte con alcuni e ad un accoppiamento trascurabile con altri. Fino ad oggi, non esistevano schemi di controllo in grado di ottimizzare le correnti erogate a ciascun Tx in tempo reale.

In uno studio pubblicato nella rivista IEEE Transactions on Power Electronics, gli scienziati della Incheon National University, in Corea, hanno ideato una efficace strategia di controllo per massimizzare l’efficienza della ricarica wireless multi-Tx. Per prima cosa, hanno formulato un background teorico e hanno trovato importanti relazioni tra molte variabili del problema, come la connessione tra il grado di accoppiamento di ogni Tx all’Rx, la sua impedenza percepita o riflessa dall’Rx e la corrente ottimale di alimentazione.

Con queste conoscenze, i ricercatori hanno implementato un metodo nuovo, efficiente e relativamente più semplice per la ricarica wireless multi-Tx. Il professor Dukju Ahn spiega che la strategia del suo team si distacca dall’approccio più tradizionale, che consiste nel localizzare il Rx con un sensore di posizione e accendere solo il Tx più vicino ad esso. Lo studioso aggiunge che il team ha scoperto che è possibile misurare il grado di accoppiamento di ogni Tx indirettamente in tempo reale, attraverso la sua impedenza, il che permette di regolare dinamicamente l’uscita di ogni bobina Tx per ottenere la massima efficienza.

Ph. credits: Foto di sittikan raingkun da PxHere

Gloria Fiorani

Recent Posts

Alzheimer: leggere il respiro per una diagnosi precose

Il morbo di Alzheimer non è curabile, difficilmente prevedibile in quanto non si conosce appieno il percorso dietro l'origine, ma…

23 Febbraio 2025

Dieta volumetrica: il segreto per perdere peso senza soffrire la fame

La dieta volumetrica è un regime alimentare ideato dalla nutrizionista Barbara Rolls, basato sul principio di assumere alimenti con un…

23 Febbraio 2025

Mistero sul Tamigi: il segreto dei cadaveri dell’Età del Bronzo

Negli ultimi cento anni, il fondale del Tamigi ha restituito centinaia di ossa umane, portando alla luce un mistero che…

23 Febbraio 2025

Nuovo coronavirus nei pipistrelli scoperto in Cina: rischio per l’uomo?

Un team di ricercatori cinesi ha identificato un nuovo ceppo di coronavirus nei pipistrelli, denominato HKU5-CoV-2. La scoperta arriva dall’Istituto…

23 Febbraio 2025

iPhone 17 Pro Max: un render mostra il design in anticipo

Nonostante un nuovo iPhone sia stato presentato pochi giorni fa, sul web già si pensa ai modelli che usciranno nei…

23 Febbraio 2025

Sindrome post-vaccinazione Covid-19: sintomi, rischi e cosa dice la scienza

La campagna di vaccinazione contro il Covid-19 ha rappresentato un passo cruciale nella lotta alla pandemia, contribuendo in modo significativo…

23 Febbraio 2025