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Come posizionare le telecamere di sicurezza

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Le telecamere di sicurezza sono diventate di incontenibile utilità. Dimensionare correttamente un impianto di videosorveglianza, interno o esterno che sia, è di primaria importanza onde scongiurare furti ed intrusioni di terzi nella propria abitazione.

Telecamere di sicurezza, una guida utile al loro posizionamento

Il 68% dei furti negli Stati Uniti avviene in ambito residenziale. Il dato in Italia è leggermente sottostimato rispetto al precedente ma non per questo si è estraniati da possibili futuri attacchi. La presenza stessa di un impianto di videosorveglianza potrebbe sviare i malintenzionati (a volte vengono addirittura utilizzati dei finti terminali che ne emulano il reale funzionamento) se dimensionato nel modo corretto.

Come scegliere il luogo ideale di posizionamento

Posizionare in modo inadeguato il sistema di telecamere di sicurezza equivale a lasciare la porta aperta ad eventuali malintenzionati. Una volta installato, un impianto di videosorveglianza è per sempre. Anche se molti prodotti come le IP Camera sono dotati di un sistema Tilt & Pan per la rotazione fisica del device da remoto, ma questo serve a ben poco se non si fissano a priori gli angoli di visuale giusti.

Porte di ingresso, porte posteriori e finestre poste al primo piano sono i bersagli preferiti dei ladri. Secondo il Bureau of Justice Statistics, infatti, l’81% dei criminali accede indebitamente all’abitazione dal primo piano del palazzo. Inserire una telecamera che copra la visuale sulle finestre esposte in posizione sopraelevata è un ottimo modo di dimensionare l’impianto. Ottima anche la posizione all’ingresso dell’abitazione, specie nel caso in cui non si disponesse di un impianto con tecnologia videocitofonica.

Nel caso dovessimo posizionare delle telecamere nei pressi delle finestre, dobbiamo ricordarci di installarle appena sopra il serramento, così da coprirne l’intera superficie in tutte le direzioni (ciò dipende fortemente dall’angolo di visuale e dalla lunghezza della telecamera stessa) puntando verso il basso. In alterativa possiamo disporre un doppio sistema che punti sì all’esterno ma anche all’interno della finestra con una telecamera di sicurezza all’interno dell’abitazione, ad altezza d’uomo.

In base alla tipologia di abitazione, potrebbe essere rilevante l’utilizzo di camere per esterno resistenti alle intemperie e dotate di LED all’infrarosso per la visione notturna in chiaro, anche su ambienti poco illuminati.

Fattori determinanti per le riprese

Come già accennato l’angolo di ripresa non può e non deve essere trascurato. Al giorno d’oggi si raggiungono, anche nel segmento economico del mercato, angolazioni che sfiorano i 270° ma non sempre questo fattore viene specificato dal produttore. Assicurati di acquistare telecamere di sicurezza idonee ai tuoi scopi.

Telecamere con angolo di messa a fuoco compresa tra 45° e 75° sono inadeguate per ampi spazi esterni. Sono invece affidabili per sezioni ristrette più specifiche come aree garage. Una videocamera grandangolare, invece, ben si presta a riprese su spazi angolari di notevole entità: si ottiene una sicurezza maggiore e una spesa minore, poiché si riduce il numero di apparati necessari per coprire ogni singola area.

Notevole successo stanno riscuotendo le telecamere di sicurezza IP con sistema di gestione remoto a movimento controllato. Una volta posizionate, e verificato dalla scheda tecnica l’angolo di spostamento in senso verticale ed orizzontale, potrete controllare a distanza tramite smartphone o tablet una vasta zona. Utilissima se siete in vacanza o assenti per periodi di tempo prolungati.

Il problema accessibilità

Nell’era in cui viviamo sappiamo che tali sistemi sono onnipresenti sia in ambito professionale che domestico per cui un malintenzionato potrebbe a priori studiare la posizione dell’impianto compromettendone, nel momento del bisogno, la sua utilità.

È necessario quindi adottare la adeguate contromisure: una telecamera facilmente accessibile e che possa essere distrutta diventa praticamente inutile. Dunque è sempre necessario rendere inaccessibili i moduli di ripresa.

Naturalmente nulla vieta al criminale di distruggere a distanza una telecamera sfruttando una zona d’ombra, per cui assicuratevi di ottenere una ripresa fedele della zona circostante anche in assenza di inadeguata illuminazione o notevole distanza.

Il metodo incrociato

E’ un sistema non del tutto nuovo ma che si rivela assolutamente valido per scongiurare eventuali attacchi. Il metodo incrociato consiste nel sottoporre a videosorveglianza una stessa area (sia essa una porta di ingresso principale o un’area ad alto rischio) da due punti differenti.

In questo modo, avremo la possibilità non solo di avere un angolo di ripresa a 360°, ma anche una possibile identificazione certa del criminale nel momento dell’intrusione: una delle telecamere riuscirà comunque a riprenderlo. E’ una utilissima soluzione, se abbinata a sistemi di allarme secondari con sistemi a chiamata remota.

Dunque, ecco una breve ed esauriente guida che spero possa tornarvi utile (mi auguro non ne abbiate realmente bisogno però) per dimensionare correttamente il vostro impianto. Il rispetto di queste semplici regole vi garantirà lunghi periodi di serenità. O almeno si spera. Alla prossima guida hi-tech. Link | Normativa e Privacy Videosorveglianza

Federica Vitale
Federica Vitalehttps://federicavitale.com
Ho studiato Shakespeare all'Università e mi ritrovo a scrivere di tecnologia, smartphone, robot e accessori hi-tech da anni! La SEO? Per me è maschile, ma la rispetto ugualmente. Quando si suol dire "Sappiamo ciò che siamo ma non quello che potremmo essere" (Amleto, l'atto indovinatelo voi!)

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