Avere un sito web è oggi fondamentale per promuovere la propria attività e farla crescere anche online. Uno dei primi passi è proprio quello della scelta di un nome di dominio: ecco quali sono le regole e le buone norme da seguire
Ogni attività commerciale, anche la più piccola, dovrebbe avere un proprio sito web: anche solo una singola pagina aiuta a presentarsi a potenziali nuovi clienti e – soprattutto – indicizzarsi sui motori di ricerca (come ad esempio Google). I passaggi da seguire partono tutti dal nome di dominio, ovvero il “nome” che il proprio sito avrà (come, ad esempio, lamiaimpresa.it). Seguono poi altre fasi come l’acquisto di un servizio web hosting, la scelta del CMS e – finalmente – la produzione di contenuti per il sito.
Scegliere il nome del dominio: quali regole rispettare?
Non esistono regole fisse nella scelta di un nome dominio, l’importante è rispettare il criterio della semplicità e della pertinenza. La lunghezza ideale del nome non dovrebbe superare i 20 caratteri e le tre parole: oltre questa soglia l’”indirizzo” del sito diventa difficile da memorizzare o da scrivere nel browser. Il nome dominio dovrebbe essere poi semplice: è consigliato scegliere il nome dell’azienda, di un singolo prodotto o di un brand. Nel caso di sito personale è molto comune la formula nomecognome.it. Il parametro della pertinenza, invece, riguarda principalmente l’attinenza del nome dominio con il contenuto del sito. In caso di omonimia con altro sito web si potrebbe completare il dominio con una parola chiave relativa al settore professionale: così facendo si faciliterà l’indicizzazione e il posizionamento.
.it o .com? Tutte le alternative disponibili
In fase di registrazione si dovrà optare anche per il cosiddetto “suffisso di dominio” (o dominio di primo livello). In Italia i più diffusi sono sicuramente .it (suffisso nazionale) e .com (suffisso internazionale). Il nostro consiglio è quello di scegliere la prima alternativa in caso si preveda di operare prevalentemente su scala nazionale; la seconda alternativa, invece, è ideale per chi progetta di espandersi e – magari – realizzare un sito in multilingua.
Tuttavia le possibilità non si limitano alle due opzioni appena illustrate. I brand possono optare per domini specifici come, ad esempio, .photo, .fun, .academy. Potrebbe essere una buona strategia per mettere subito in chiaro il proprio core business, anche se gli utenti potrebbero riservare qualche diffidenza.
Web Hosting: cos’è e come sceglierlo
Il Web Hosting è una componente fondamentale: si tratta di un server che conserva tutti i dati e i contenuti del proprio sito. In assenza di un server di proprietà (alternativa scelta solo da colossi dell’informativa per via degli altissimi costi), la migliore alternativa è quella di rivolgersi a chi può offrire questo servizio. Tra i migliori fornitori c’è sicuramente OVHcloud, che offre diversi piani per ogni esigenza (Hosting Personale, Hosting Pro, Hosting Performance, Hosting Cloud Web).
Non resterà da fare altro che scegliere il CMS ideale e produrre i primi contenuti!