In questi giorni stiamo ruotando molto intorno alla connettività mondiale, al fatto che nel prossimo futuro ci saranno milioni e milioni di nuovi dispositivi collegati alla rete internet e che per ciò è necessario adeguare le infrastrutture di rete affinché non vadino al collasso. Passi importanti, per quanto riguarda l’Italia, li sta compiendo TIM con i suoi test sulla connessione 5G | Connettività 5G: ecco alcune caratteristiche generali |, il cui debutto, ricordiamo, è fissato per il 2020. Ciò di cui vi vogliamo parlare oggi però non è solamente di connessione mobile ma anche di connessione cablata. Attraverso infatti gli ultimi risultati statistici stilati da Akamai, i quali si basano su oltre 800 milioni di indirizzi IPv4 connessi alla rete, è stato possibile scoprire che la connettività mondiale è in costante crescita, con una media che al momento ha toccato quota 5 Mbps.
Tuttavia, la divisione fra paesi industrializzati e paesi in via di sviluppo sta crescendo allo stesso modo, con appena il 4,6% della popolazione mondiale ad avere a disposizione una connettività ad internet superiore ai 25 Mbps. Dalla seguente lista, possiamo estrapolare la top 10 delle nazioni in cui è presente la migliore infrastruttura di rete:
- Corea del Sud con una media di 23,6 Mbps;
- Irlanda con una media di 17,4 Mbps;
- Hong Kong con una media di 16,7 Mbps;
- Svezia con una media di 15,8 Mbps;
- Paesi Passi con una media di 15,3 Mbps;
- Giappone con una media di 15,2 Mbps;
- Svizzera con una media di 14,9 Mbps;
- Norvegia con una media di 14,1 Mbps;
- Lettonia con una media di 13,8 Mbps;
- Finlandia co una media di 13,7 Mbps.
[quote_right]L’Italia al momento è ben lontana dalla Top 10 della connettività mondiale[/quote_right]
Sfortunatamente per noi, l’Italia non si avvicina neanche lontanamente alla top 10 della connettività mondiale. Con una media di 6,1 Mbps, l’Italia è uno dei paesi europei più indietro nell’industria digitale. Come se non bastasse, in Italia vi è stata una contrazione nel numero di connessioni ad internet. Nello specifico, se nel quarto trimestre del 2014 il totale delle connessioni era pari a 18,7 milioni, nel Q1 del 2015 si è passati a 18,1 milioni, ovvero una negatività del 9,3%.
Le speranze, a questo punto, sono per la maggior parte rivolte verso ENEL e la sua probabile stesura dei cavi in fibra ottica accanto ai cavi elettrici, cosa che farà risparmiare moltissimo denaro e moltissimo tempo (si prevede un esborso di 6 miliardi di euro nel prossimo biennio) | Banda ultra larga, il Governo si affiderà ad Enel – Enel vuole realizzare la nuova rete in fibra ottica |.