News

Il coronavirus avrebbe delle difficoltà a contagiare i bambini

Il coronavirus continua a diffondersi rapidamente in tutto il mondo, ma gli esperti sono rimasti sconcertati da come uno specifico gruppo di persone sembri essere più resistente al virus. Più di 31.000 persone hanno finora contratto il virus in tutto il pianeta, colpendo 28 paesi oltre alla Cina; più di 600 persone hanno perso la vita a causa dell’epidemia, ma un gruppo di persone sembra essere meno suscettibile alla contrazione del virus. Uno studio ha rivelato che nessuna persona di età inferiore ai 15 anni ha contratto il virus, a partire dal 22 gennaio.

Da quella data in realtà, alcuni bambini sono risultati positivi al virus e le autorità cinesi hanno riferito di un bambino nato con coronavirus lunedì 3 febbraio, la cui madre era infatti portatrice, ma solo quattro casi di infezioni infantili su oltre 28.000 contagi mostrano che i bambini sono meno sensibili al coronavirus. Nel rapporto esitante dallo studio si legge: “I bambini potrebbero avere meno probabilità di essere infettati o, se infetti, possono presentare sintomi più lievi“. Per quanto riguarda il motivo di questa “resistenza”, non c’è ancora nulla di certo.

 

Il fatto che il coronavirus abbia difficoltà a diffondersi tra i bambini potrebbe essere un’ottima notizia su più fronti

Richard Martinello, professore di malattie infettive alla Yale School of Medicine, ha dichiarato: “Da ciò che abbiamo visto, e per motivi che non ci sono chiari, sembra che il virus abbia un impatto soprattutto sugli adulti. Alcuni dei pazienti al di fuori della Cina provengono da ospedali per adulti e non da ospedali pediatrici, quindi potrebbe essere che non abbiamo ancora avuto la possibilità di esaminare quei dati“. Tuttavia, la scoperta che i bambini sono meno sensibili al virus è una buona notizia per la popolazione, essendo meno probabile che i bambini adottino quei comportamenti prescritti dalle autorità per controllare la diffusione del virus, come lavarsi le mani o coprirsi la bocca quando si starnutisce.

Aaron Milstone, epidemiologo e pediatra alla Johns Hopkins University, ha dichiarato: “Se possiamo proteggere i bambini, la popolazione potrebbe percepire un clima un po’ più disteso e potremmo scongiurare quei fenomeni di allarmismo che si sono registrati in questi giorni. Se il virus dovesse essere capace di assalire anche la popolazione pediatrica,  l’epidemia potrebbe amplificarsi“. Un precedente studio condotto da funzionari sanitari cinesi ha rilevato che l’età media dei pazienti che hanno contratto il coronavirus è di 55 anni e che la metà delle persone studiate soffriva già di una malattia cronica.

Nello Giuliano

Recent Posts

Jomo: il piacere di perdersi le cose per ritrovare sé stessi

Negli ultimi anni, il termine "FOMO" (Fear of Missing Out) è diventato incredibilmente popolare, rappresentando la paura di perdersi qualcosa…

20 Settembre 2024

Le Antiche Unità di Misura: Verga e Cubito nel Medioevo Portoghese

Nel Medioevo, le unità di misura che conosciamo oggi come il metro o il centimetro non esistevano. In Portogallo, durante…

20 Settembre 2024

Nuovo effetto collaterale dello Xilitolo: cosa sapere per proteggere la salute intestinale

Lo xilitolo, un sostituto dello zucchero molto popolare, è spesso elogiato per i suoi benefici, in particolare per la salute…

20 Settembre 2024

Ruolo del rilascio di serotonina nella depressione: nuove scoperte per il trattamento

Il ruolo della serotonina nella depressione è stato a lungo un tema di interesse scientifico e medico. Per decenni, la serotonina…

19 Settembre 2024

Recensione Huawei Watch GT 5: eleganza e qualità alla portata di tutti

Huawei Watch GT 5 è il nuovo smartwatch di fascia medio-alta dell'azienda cinese, capace di mettere a disposizione del consumatore…

19 Settembre 2024

Il mistero del cromosoma Y: la nostra specie è a rischio estinzione?

Il cromosoma Y, custode dei geni che determinano le caratteristiche maschili, sta vivendo un lento declino. Nel corso dell'evoluzione, ha…

19 Settembre 2024