Coronavirus e bambini: il più grande studio effettuato finora

Date:

Share post:

Dagli Stati Uniti arrivano i risultati del più grande studio svolto sul coronavirus per quanto riguarda i bambini, ma anche i ragazzi fino ai 18 anni. I risultati in sé mostrano quello che si sapeva già, che in generale la risposta immunitaria è migliore tanto che ci sono molti meno casi in generale, così come casi gravi.

Il CDC statunitense ha esaminato oltre 2.500 casi di coronavirus tra il 12 febbraio e il 2 aprile. I dati suggeriscono suggeriscono che tra i neonati e i 18 anni i casi registrati sono pari all’1,7% nonostante siano il 22% della popolazione totale degli Stati Uniti. Allo stesso modo, è probabile che la maggior parte sia asintomatica.

Tra i soggetti dello studio, il 73% ha sviluppato alcuni sintomi considerati base, febbre, tosse e o respiro corto. Negli adulti, il tasso sale al 93%. In sostanza, i bambini sono più resistente anche per quanto riguarda i sintomi meno gravi.

 

Coronavirus e bambini

Tra i soggetti sono stati registrati anche 147 casi gravi, di cui 5 sono stati persino ricoverati in terapia intensiva. Tre sono morti. Detto, il tasso di recupero è invece più alto e rapido. Dei 95 bambini ricoverati in ospedale, ben il 62% è già stato dimesso. Lo studio ha rilevato che anche in questa fascia di età i maschi sono i soggetti più colpiti, allo stesso modo degli adulti. Un aumento minimo, il 57%, ma in linea perfetta con quello dei più grandi.

Si tratta di uno studio preliminare, il più grande nel suo genere che sottolinea come il fattore età è importantissimo quando si parla del coronavirus e della malattia, il Covid-19.

Related articles

Il cuore dell’oceano sta rallentando: conseguenze globali per il clima

La circolazione termoalina, spesso definita il "nastro trasportatore" dell’oceano, è un complesso sistema di correnti marine che regola...

Su WhatsApp arriva il tasto per Meta AI: ecco a cosa serve

Da qualche giorni, diversi utenti italiani hanno visto comparire un nuovo tasto all'interno della loro app WhatsApp. Di...

Il diabete di tipo 2 può alterare il cervello in modo simile all’Alzheimer precoce

Il diabete di tipo 2 (T2D) e l'obesità sono condizioni metaboliche caratterizzate da una ridotta sensibilità all'insulina, nota...

WhatsApp: ecco come attivare la “modalità capibara”

In questi giorni si sta parlando spesso della "modalità capibara" su WhatsApp. Nonostante si stia diffondendo molto velocemente,...