Durante i primi mesi ci si è soffermati molto su quali rischi corrono gli animali in questa pandemia. Oltre alle emergenze legate a problemi di altra natura, il discorso riguarda proprio la capacità degli animali da compagnia di contrarre il virus. Dopo qualche caso spero per il mondo si è smesso di parlarne, fino a ora, perlomeno in Italia visto che è stato ufficialmente identificato il primo caso ufficiale di cane che ha contratto il coronavirus.
A confermarlo ci ha pensato il dipartimento di Prevenzione dell’Asl Bari che ha anche informato il ministero della Salute. È un barboncino che si è ritrovato all’interno di un ambiente che lo ha portato a contagiarsi. La famiglia proprietaria del cane, due adulti e un figlio, è risultata tutta asintomatica.
Le parole dell’assessore regionale alla salute della Puglia, Pierluigi Lopalco: “La notizia non rappresenta un problema sanitario, da quanto è emerso fino ad ora i cani non sono ospiti in grado di diffondere il contagio.”
Al momento non è chiaro quanto sia grave la situazione del cane. Spesso si è indicato come la positività dei cani è legata alla presenza del virus nelle vie aeree superiore, nella parte più esterna come le narici. Quando si va a fare il test viene fuori una positività.
Sono i visoni attualmente gli animali che sono risultati più suscettibili al virus e il risultato di questo è stata una strage negli allevamenti in Danimarca e che potrebbe avvenire anche in altre parti d’Europa.
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