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Coronavirus: molte aziende stanno incentivando il lavoro in remoto

Sembra che non passi un giorno senza che alcuni eventi vengano cancellati a causa della diffusione dell’epidemia di coronavirus e l’I/O di Google e Microsoft Build sono solo gli ultimi ad essere stati interessati dai disagi conseguenti. Ma entrambe le aziende stanno anche dando risposte molto positive alle difficoltà generate dall’epidemia, adottando diverse misure in grado di rendere più semplice ed economico il lavoro in remoto.

Google ha infatti annunciato che offrirà l’accesso gratuito alle funzionalità avanzate di Hangouts Meet per i clienti di G Suite e G Suite for Education. Hangouts Meet è lo strumento di videoconferenza dell’azienda, uno dei servizi derivati ​​dall’app Hangouts, e queste funzionalità avanzate supportano fino a 250 partecipanti a una chiamata, streaming live con un massimo di 100.000 spettatori e la possibilità di registrare chiamate e salvarle su Google Drive. Di solito, queste funzionalità sono esclusive dei piani G Suite Enterprise dell’azienda e costano circa 25 dollari al mese ad ogni utente. Ora, tutti i clienti G Suite potranno utilizzarli fino al 1 luglio gratuitamente.

 

Sarà necessario compensare l’esigenza di contenere il coronavirus con quella di continuare l’attività lavorativa

Microsoft ha anche iniziato a regalare una prova gratuita di sei mesi del pacchetto premium di Microsoft Teams. Il premium consente agli utenti di registrare riunioni e include fino ad un terabyte di spazio di archiviazione, anziché solo 2 gigabyte della versione gratuita. Inoltre, la versione gratuita dell’app sarà aggiornata per rimuovere alcune delle restrizioni imposte agli utenti e includerà la possibilità di pianificare le registrazioni. Entrambe le versioni di prova sono già gratuite e l’aggiornamento dovrebbe essere disponibile entro il 10 marzo.

 

Purtroppo, l’epidemia di coronavirus ha reso indispensabile limitare la circolazione delle persone al minimo indispensabile e molte aziende si sono viste costrette a suggerire ai propri dipendenti di smettere di viaggiare per scopi lavorativi; le misure di contenimento del contagio comprendono inoltre la chiusura delle scuole in diversi paesi del mondo, tra cui il nostro. Seppur fonte di innumerevoli disagi e di perdite economiche non indifferenti, si spera che queste misure possano compensare la necessità di arginare l’avanzata del coronavirus con quella di portare avanti le attività economiche nella maniera più efficiente possibile.

Nello Giuliano

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