Il coronavirus potrebbe trasformarsi in pandemia globale

Continua senza sosta la diffusione in Cina del nuovo coronavirus, aumentando anche il numero di morti, e si teme possa diventare una pandemia globale

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L’argomento principale dei telegiornali e dei quotidiani in queste ultime settimane è senza dubbio il coronavirus, il nuovo virus infettivo, partito da un mercato del pesce in una città in Cina, che sta infettando di giorno in giorno sempre più persone, aumentando anche il numero di vittime. Inoltre, sono stati segnalati anche dei singoli casi al di fuori del territorio cinese, tra cui anche in Europa.

Ovviamente, la più grande preoccupazione è che esso possa diffondersi pericolosamente in tutto il mondo, anche se i controlli, soprattutto negli aeroporti, sono molto scrupolosi. Il coronavirus però potrebbe trasformarsi in pandemia globale a causa di una strana crisi dell’attività solare, con gli esperti che avvertono di un picco di “virus potenzialmente mortali”.

 

 

Il coronavirus ed il rischio pandemia globale

Il “minimo più profondo della macchia solare” da più di un secolo sta per costringere il Sole a un letargo parziale, dicono gli esperti. Le autorità sanitarie pubbliche sono state avvertite di essere vigili con il fenomeno legato alle pandemie virali storiche. Varietà mai viste prima potrebbero emergere nei prossimi mesi, mentre quelle esistenti, tra cui lo stesso coronavirus, diventano super-virulente, secondo un rapporto di Current Science.

Gli esperti affermano che il campo magnetico più debole causato dalla caduta delle macchie solari dà origine all’emergere di nuovi virus. L’autrice principale Chandra Wickramasinghe, del Buckingham Center for Astrobiology, ha dichiarato: “Una pandemia di virus globale è imminente. Sulla base del numero di macchie solari, questo potrebbe avere gravi conseguenze a livello globale nei prossimi mesi.”

Il crollo solare sta causando un indebolimento del campo magnetico terrestre, consentendo alle “entità biologiche”, incluso il DNA, di cadere sulla superficie del pianeta.  Gli scienziati ritengono che agenti infettivi originati da comete e altri pianeti abitino vicino allo spazio in un tipo di zuppa, la cosiddetta teoria della panspermia.

Mentre possono spostarsi naturalmente verso la Terra, sono in gran parte tenuti a bada da campi magnetici che sono rafforzati dall’attività solare. L’imminente riduzione dell’attività solare farà cadere una crepa in questa armatura mentre “apre le porte” a un “flusso di raggi cosmici”. Questi raggi minacciano di interrompere il DNA presente nei batteri e nei virus già presenti, creando dunque versioni super virulente, che potrebbero quindi arrivare a potenziare l’infettività stessa del coronavirus, che preoccupa sempre più la sanità mondiale.