Alcuni paesi al mondo sono riusciti a evitare di mettere tutto in quarantena. Altri lo hanno fatto per qualche settimana mentre altri anche per oltre un paio di mesi, come nel nostro caso. Guardando la situazione attuale e guardando quei paesi che non hanno fatto niente, verrebbe da chiedersi se è servito. Un nuovo studio ci dipinge uno scenario in cui il coronavirus non è stato fermato dai lockdown.
Una ricerca del Global Policy Laboratory dell’Università della California ha preso in esame alcuni dei paesi che più di tutti hanno usato forme di prevenzione, tra questi c’è anche l’Italia. Senza di essere, guardando al mondo, è possibile che a quest’ora ci sarebbero stati centinaia di milioni di persone con il Covid-19 e centinaia di migliaia di morti.
Coronavirus: la quarantena è stata necessaria
Per esempio, solo negli Stati Uniti, senza quarantena il numero di contagiati sarebbero potuto raddoppiare ogni due giorni a partire dal 3 marzo e fino al 6 aprile. Allo stato attuale hanno oltre 2 milioni di contagiati, nel nuovo scenario ne avrebbero avuti oltre 60 milioni.
I blocchi in Cina, specialmente nella città di Wuhan e in quella provincia, hanno salvato invece 285 milioni di persone, ma c’è da dire che analizzare i dati cinesi è rischioso visto che non si sa bene quando l’emergenza sia effettivamente iniziata. I numeri ufficiali, proprio per questo motivo, sono ben poco affidabili.
I blocchi nati in Europa sono stati quelli che hanno evitato più morti in assoluto. Se il nostro paese non avesse intrapreso questa strada piena di ostacoli, i morti sarebbero stati 630.000 nello stesso periodo, quasi 600.000 in più. La Francia ne ha evitati di più.
Le parole dei ricercatori: “Lo sviluppo di politiche anti-contagio in tutti e sei i paesi (Stati Uniti, Cina, Francia, Italia, Iran e Corea del Sud) ha rallentato significativamente e sostanzialmente la pandemia. Detto questo, i ritardi apparentemente piccoli nell’attuazione delle politiche hanno probabilmente prodotto risultati sanitari notevolmente diversi. Non possiamo dire con certezza che le attuali misure continueranno a controllare l’epidemia in Europa. Tuttavia, se le tendenze attuali continuano, c’è motivo di ottimismo.“