Tra i paesi che più di tutti stanno proseguendo a ritmo serrato con il programma vaccinale ci sono gli Stati Uniti. Grazie al cambio di amministrazione c’è stata una vera e propria accelerata in tal senso e nelle ultime settimane sono stati registrati record su record. Solo ieri sono stati in grado di somministrare il vaccino contro il coronavirus a 4.6 milioni di persone in un solo giorno.
Allo stato attuale le dosi inoculate sono state oltre 105 milioni e nello specifico più di 68 milioni hanno ricevuto solo la prima dose mentre in quasi 37 milioni hanno ricevuto anche la seconda. La speranza del governo è di riuscire a raggiungere la maggior parte della popolazione adulta entro un paio di mesi al massimo.
La forza maggiore negli Stati Uniti non sta tanto nel riuscire a produrre una grande quantità di vaccini tra Pfizer e Moderna, ma è riuscire ad amministrarle con efficacia. Questi risultati finora non sono stati vista in Europa, ma solo in Israele e parzialmente nel Regno Unito.
Coronavirus: la vaccinazione
Al momento l’Unione Europea è ancora impegnata a cercare di capire come aggiustare il piano vaccinale generale. Quasi tutti i paesi hanno basato il loro sull’arrivo di un numero prestabilito di dosi di vaccini le quali invece sono state molte meno, soprattutto quelle di AstraZeneca. In realtà si tratta di una scusa che lascia il tempo che trova visto che comunque in Italia, come negli altri paesi, si sta facendo fatica a inoculare le dosi già arrivate. In sostanza come sta andando avanti adesso non funziona e quindi bisogna assolutamente cambiare direzione.