Un recente studio segnala come siano state trovate tracce di questo coronavirus anche nelle lacrime di pazienti contagiati. Questa scoperta ha spinto i ricercatori dietro alla ricerca ad analizzare meglio la situazione. Si sono messi ad studiare più da vicino gli occhi dei pazienti morti a causa del Covid-19.
La preoccupazione maggiore in merito è il fatto che il SARS-CoV-2 può entrare nell’occhio tramite il tessuto corneale. Si tratta di uno strano trasparente utilizzabile nei trapianti. Sostanzialmente, quello che potrebbe sembrare un banale trapianto di tale tessuto si può tranquillamente trasformare in una nuova via di contagio.
È un problema. Per esempio, su tutti i morti donatori di tale tessuto in cinque stati per cui era programmato il prelievo, il 13% era positivo al Covid-19. Questo sottolinea l’importanza di processi di screening anche in queste situazioni.
Coronavirus e occhi
Andando oltre, i ricercatori hanno cercato di capire se è possibile eliminare la presenza dell’agente patogeno in tale tessuto. Apparentemente ci sono riusciti immergendo direttamente la cornea nell’iodio-povidone per cinque minuti a cui segue un lavaggio con fluido salino.
Le parole di Shahzad Mian, oftalmologo e autore dello studio: “È necessario uno studio più ampio per confermare i nostri risultati, ma siamo entusiasti delle potenziali implicazioni di questa ricerca. Queste domande sono importanti per mantenere i nostri pazienti sani e al sicuro. Il risultato che spero che altri medici abbiano quando leggono questo studio è che seguire elaborate procedure di screening dei donatori per mitigare il rischio di trasmissione di patogeni durante il trapianto, nonché testare i donatori post mortem per COVID-19 in particolare, quando non c’è COVID-19 Il test con tampone nasale è di fondamentale importanza come professionisti in questo campo.”
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