L’agenzia spaziale NASA ha assicurato che lo scorso fine settimana un gruppo di astronauti ha avuto un incontro spettacolare. A quanto pare, infatti, si pensa fosse proprio un oggetto volante non identificato incontrato quando erano in volo verso la Stazione Spaziale Internazionale. Cosa dice la NASA sulla presunta collisione tra Space X e un UFO, dunque?
Non ci sono dubbi, infatti, che lunedì 26 aprile gli astronauti equipaggio del razzo SpaceX hanno avuto una sorta di collisione con quello che, a quanto pare, è un oggetto volante che l’agenzia spaziale non è stata in grado di identificare. La questione è da prendere con le dovute cautele.
Diverse persone sono state testimoni di quanto accaduto. Si dice anche che la NASA avrebbe raccomandato di prepararsi per un incidente. E, pochi secondi dopo, la navicella sarebbe riuscita a virare e ad evitare l’oggetto “sconosciuto”. Che, per alcuni, potrebbe anche essere stato uno dei tanti rottami spaziali che orbitano attorno al nostro pianeta.
Lo strano evento è avvenuto lo scorso fine settimana e, secondo la NASA, non c’era tempo per eseguire una manovra di evacuazione. Allo stesso modo, si dice che l’unica alternativa che avevano i membri a bordo della capsula Crew Dragon, di proprietà di SpaceX, fosse quella di indossare le tute pressurizzate in caso di incidente.
Kelly Humphries, portavoce della NASA, ha assicurato che “il team NASA/SpaceX è stato informato della possibile collisione dal Comando spaziale degli Stati Uniti“. Inoltre, ha aggiunto, “l’oggetto da monitorare è classificato come ‘sconosciuto’ e la possibilità di una collisione si è presentata proprio in prossimità del possibile avvicinamento tanto che non c’era tempo per calcolare ed eseguire una manovra per evitare i detriti con sicurezza, quindi il team di SpaceX ha scelto di far indossare all’equipaggio le tute pressurizzate per cautela“.
Secondo quanto riferito, il Pentagono ha notificato e avvertito la NASA della possibilità di un incidente dopo il lancio del veicolo spaziale. Erin Dick, una portavoce del Comando spaziale degli Stati Uniti ha confermato che, “dopo un’analisi più dettagliata, il 18° Space Control Squadron ha rapidamente stabilito che non c’era la minaccia di collisione, e che tutti a bordo erano al sicuro e la navicella non era a rischio“.
D’altra parte, secondo il portavoce Humphries, il punto più vicino in cui l’UFO sarebbe potuto giungere era 45 chilometri di distanza dalla navicella e, dunque, “non c’era alcun pericolo reale per l’equipaggio o il veicolo spaziale“.
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