Durante questa pandemia sono stati pubblicati diversi studi sul Covid-19. Quello che è stato scoperto e sottolineato più volte è che la malattia colpisce più gli uomini rispetto alle donne, oltre poi alle differenze di età e di salute pregressa. Una nuova ricerca ha trovato un altro punto critico a livello genetico.
Apparentemente un gene già noto per causare la calvizie è stato associato anche a casi più gravi del Covid-19, una suscettibilità maggiore al SARS-CoV-2. I ricercatori hanno iniziato la ricerca nel momento in cui si era notato una netta maggioranza nelle ospedalizzazioni delle persone con la alopecia androgenetica.
Le parole di dottor Andy Goren, capo medico presso Applied Biology Inc. in California: “Tra gli uomini ospedalizzati con COVID-19, il 79% presentava alopecia androgenetica rispetto al 31% -53% che ci si aspetterebbe in una popolazione di età simile.”
Covid-19: il rischio per i calvi
Nello specifico il rischio maggiore è associato al gene del recettore degli androgeni in quanto un enzima chiave del coronavirus che permette di favorire l’infezione che porta al Covid-19 è a sua volta sensibile agli androgeni. Lo studio è piccolo visto che ha preso in esame 65 uomini e ulteriori analisi di altri dati potrebbero aiutare a capire meglio tale interazione biochimica.
“L’aberrazione del gene AR potrebbe essere utilizzata come biomarcatore per aiutare a identificare i pazienti maschi COVID-19 più a rischio di ricoveri in terapia intensiva. L’identificazione di un biomarcatore connesso con il recettore degli androgeni sia un altro elemento di prova che evidenzia il ruolo importante degli androgeni [ormoni maschili] nella gravità della malattia COVID-19”.
Ph. credit: Australian Doctor