Una nuova variante del Covid-19 è stata scoperta nel Regno Unito e gli scienziati pensano che potrebbe essere più contagiosa rispetto alle altre linee del virus più comuni in tutto il mondo. Ma cosa sappiamo fino ad ora di questa mutazione? L’8 dicembre degli scienziati ed esperti di salute pubblica hanno visto una mappa che mostrava che un’area nel sud-est dell’Inghilterra stava subendo un aumento dei casi improvvisi. L’analisi genetica del virus che si stava diffondendo lì ha mostrato che era inaspettatamente diverso dagli altri che sono in circolazione altrove.
La variante del Covid-19 nel Regno Unito
Le mutazioni non sono necessariamente sinonimo di negatività e pericolosità. I virus mutano continuamente e il coronavirus non fa eccezione. Gli scienziati sono in grado di monitorare la diffusione del virus in parte attraverso il sequenziamento del suo genoma. Se due persone hanno contratto il Covid-19 ed i loro virus sono identici o quasi, probabilmente l’hanno preso dallo stesso posto. Se ognuno di loro ha una diversa variante del virus, probabilmente l’hanno ottenuta da fonti diverse.
Per quanto riguarda questo caso specifico, è troppo presto per dire se è più pericolosa del normale coronavirus. La nuova variante, chiamata B.1.1.7, è ora allo studio per determinare se è diversa dagli altri coronavirus in qualche modo importante. Forse è più trasmissibile di altri. Non ne abbiamo ancora la prova, quindi bisogna solo aspettare.
B.1.1.7 ha 17 posti in cui il suo genoma è diverso dai suoi parenti stretti. Circa la metà di questi si trova nella proteina spike, il che è preoccupante. I vaccini a mRNA appena lanciati fanno sì che il nostro corpo produca la proteina spike, quindi il nostro sistema immunitario risponde a quella proteina e si prepara a riconoscere eventuali futuri invasori che trasportano la stessa proteina. Gli scienziati comunque ritengono che i vaccini che stanno iniziando a distribuirsi in tutto il mondo sono efficaci anche per questa mutazione.