Facendo uno studio sulle risposte anticorporali e delle cellule T di una singola dose di vaccino AstraZeneca Covid-19, si è scoperto che circa il 90% delle persone vaccinate hanno prodotto una quantità adeguata di anticorpi solo dopo una dose indipendentemente dal sesso e dall’età.
Per entrare nella cellula, è noto che il dominio di legame del recettore (RBD) della glicoproteina spike di questo virus si lega al recettore dell’enzima di conversione dell’angiotensina 2. Proprio per il ruolo fondamentale della glicoproteina dobbiamo aspettarci che l’obiettivo è la neutralizzazione mediante anticorpi. Come sappiamo mentre alcuni vaccini hanno bisogno di due dosi per essere efficace altri necessitano di una singola dose.
Al momento non si è ancora sicuri se una singola dose di vaccino possa essere effettivamente protettiva in quanto sono emerse numerose varianti del Covid-19, influenzando l’efficacia di questi vaccini. Al fine di valutare l’immunogenicità della singola dose di vaccino, un gruppo di ricerca ha valutato le risposte anticorporali in una coorte di operatori sanitari in Sri Lanka.
La popolazione dello studio era composta da 607 operatori sanitari e 26 precedentemente infettati da 28 a 32 giorni dopo una singola dose di vaccino. Nessuno dei partecipanti allo studio ha riferito di aver avuto un’infezione da Covid-19 durante questo mese. Il 92,9% degli individui precedentemente vaccinati si è effettivamente sieroconvertito a una singola dose di vaccino, indipendentemente dal sesso e o dall’età.
Sebbene siano stati dimostrati alti livelli di anticorpi i titoli per il ceppo britannico e il ceppo sudafricano erano inferiori negli operatori sanitari precedentemente vaccinati. Inoltre, le risposte delle cellule T ex vivo sono state trovate nel 63,9% nel 31,9% degli operatori sanitari. I risultati suggeriscono che una singola dose di vaccino può ancora indurre un aumento significativo degli anticorpi cross-reattivi sufficiente per migliorare la malattia.
Una singola dose del vaccino AstraZeneca si è dimostrata molto immunogenica in individui precedentemente vaccinati e in grado di indurre livelli di anticorpi superiori a quelli di un’infezione naturale lieve o asintomatica. Sarebbe importante scoprire se questi individui che hanno avuto una scarsa risposta sierologica al vaccino sarebbero più suscettibili alle infezioni in futuro in studi prospettici. Poiché molti paesi sono quasi del tutto immunizzati, studi come questi ci lasciano dati molto importanti e possono adattare i futuri approcci alla vaccinazione e alla salute pubblica.
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