Covid-19, ecco le principali linee guida sull’alimentazione per riprendersi

L'alimentazione dopo un'infezione da Covid-19 risulta particolarmente importante per recuperare prima, e deve essere svolta correttamente

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La fase di recupero dopo aver superato un’infezione da Covid-19 è particolare difficile e delicata. Si è maggiormente affaticati, si ha poca fame, non si riesce a svolgere con energia le classiche attività quotidiane. L’alimentazione, però, gioca un ruolo di grande importanza per cercare di recuperare il prima possibile. Ma come bisogna mangiare? E soprattutto a quali cibi bisogna dare preferenza? Proviamo a scoprirlo di seguito.

 

Le linee guida sull’alimentazione post Covid-19

Innanzitutto, devono essere fornite calorie adeguate a seconda dello stato nutrizionale del paziente. La malnutrizione non è solo avere un basso peso corporeo, ma anche l’incapacità di mantenere un sano rapporto grasso-muscolo. I pazienti con obesità hanno spesso disfunzione respiratoria, funzione immunitaria ridotta, aumento dell’infiammazione e basso volume polmonare e forza muscolare. Questi individui sono più inclini alla polmonite e allo stress cardiaco. L’obesità con il diabete è ancora più complicata. La restrizione calorica è necessaria per garantire una sana perdita di grasso e il mantenimento della massa magra nei pazienti obesi.

Si consiglia di assumere circa 1,2-1,3 g/kg di proteine al giorno; aumentare il supplemento di aminoacidi a catena ramificata (BCAA) al 50%, per prevenire la perdita muscolare e aumentare la forza dei muscoli respiratori. Le proteine ​​del siero di latte sono la scelta ideale se il budget lo consente, almeno per le prime due-tre settimane. Le proteine ​​devono essere adattate individualmente per quanto riguarda lo stato nutrizionale, il livello di attività fisica e la tolleranza digestiva.

Il totale dei carboidrati non deve superare i 100-150 g al giorno. L’utilizzo di carboidrati porta alla produzione di pari anidride carbonica che deve essere evitata per diminuire il disagio respiratorio. Se il paziente è diabetico, deve essere monitorato attentamente per episodi di alti e bassi di glucosio e il farmaco deve essere aggiustato. Il glucosio alto persistente è un effetto dell’infezione e può anche ritardare il recupero. Preferisci legumi, latticini e verdure ai cereali.