Nella stragrande maggioranza del mondo scientifico non si è mai assistito a eventi di plagio e frode, in quanto gli scienziati non notano, sia per rispetto nei confronti dei loro colleghi che del loro lavoro, delle irregolarità. Tuttavia avvolte questo succede; la scienza è vulnerabile alle frodi. È quello che è successo con lo scandalo Ivermectin e il Covid-19.
L’invernectina è un farmaco antiparassitario utilizzato come trattamento del Covid-19, dopo che uno studio di laboratorio aveva suggerito la sua efficacia contro l’infezione. È aumentata rapidamente di popolarità dopo che ha mostrato un’enorme riduzione di tassi di mortalità per le persone che lo assumono.
Le prove sull’efficacia di questo farmaco si basano su un singolo pezzo di ricerca pubblicata senza revisione nel novembre del 2020. Questo studio, tratto da un’ampia coorte di pazienti e che riportava un forte effetto terapeutico, è stato letto oltre 100.000 volte, citato da dozzine di articoli accademici che hanno dimostrato che l’ivermectina è, un “farmaco miracoloso” per Covid-19.
Ovviamente questo ha influenzato e spinto molte persone ad assumere questo farmaco per curare e prevenire il Covid-19. Tuttavia poca giorni fa lo studio è stato ritirato con accuse di frode e plagio. Uno studente di master che doveva leggere questo articolo per la sua laurea ha notato che l’intera introduzione sembrava essere copiata da precedenti studi scientifici e la scheda tecnica sembrava avere delle irregolarità.
Tutto questo ha lasciato sconvolta tutta la comunità scientifica, tanto da sentirsi presi in giro poiché non si sono accorti di una cosa cosi grave. Gli autori hanno riportato test statistici errati in più punti, deviazioni standard estremamente non plausibili e un’efficacia positiva di grado davvero sbalorditivo: l’ultima volta che la comunità medica ha riscontrato un vantaggio del 90%” per un farmaco su una malattia, è stato il uso di farmaci anti retrovirali per curare le persone che muoiono di AIDS.
Nessuno per la maggior parte dell’anno se ne è accorto. Ricercatori seri e rispettati hanno incluso questo studio nelle loro recensioni, i medici lo hanno utilizzato per curare i pazienti e i governi hanno riconosciuto la sua efficacia per la salute pubblica. Questa disattenzione e inazione hanno perpetuato la saga; quando rimaniamo disinteressati al problema, non sappiamo nemmeno quanta frode scientifica ci sia, o dove possa essere facilmente individuata o identificata, e di conseguenza non facciamo piani robusti per affrontare o migliorare suoi effetti.
Potrebbe essere il momento di cambiare la prospettiva di base sulla ricerca sanitaria e presumere che la ricerca sanitaria sia fraudolenta fino a prova contraria. Vale a dire iniziare a ricevere nuove informazioni nella ricerca sanitaria da un livello di scetticismo di base categoricamente diverso rispetto alla fiducia cieca.
Questo potrebbe sembrare estremo, ma se l’alternativa è accettare che occasionalmente milioni di persone ricevano farmaci basati su ricerche non controllate che vengono poi ritirate del tutto, potrebbe effettivamente essere un prezzo molto basso da pagare.
Foto di AVAKA photo da Pixabay
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