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Covid-19, l’epidemia ha ucciso oltre 10.000 visoni nello Utah

Due stati degli Stati Uniti, Wisconsin e Utah, stanno combattendo le principali epidemie di Covid-19 negli allevamenti di visoni. Quasi 10.000 visoni sono morti a causa del virus nello Utah, hanno confermato gli esperti a Yahoo Life Friday, così come diverse centinaia in Wisconsin. I focolai si sono verificati sulla scia di uno simile di questa estate nei Paesi Bassi, che ha costretto uno dei principali esportatori mondiali di visone a chiudere definitivamente.

Gli scienziati hanno descritto l’epidemia di coronavirus tra i visoni come una propagazione umana o “zoonosi inversa”, l’opposto di come il virus si è diffuso inizialmente (da un animale a un essere umano). Ma sebbene i funzionari di entrambi gli stati affermino che il rischio per le persone che lavorano con i visoni è basso, un epidemiologo afferma che il virus facilmente trasmissibile potrebbe comunque diffondersi nella direzione opposta.

 

La strage di visoni per il Covid-19

Prima dell’epidemia di visone, il Covid-19 era stato identificato solo in cani, gatti, leoni e tigri. Ma il dottor William Schaffner, esperto di malattie infettive presso la Vanderbilt University, afferma che la sua presenza nei visoni rende chiaro che gli animali hanno quella che viene chiamata proteina ACE2, un recettore che fornisce il “punto di ingresso nelle cellule” per il coronavirus. “Non tutti ce l’hanno e i bambini ce l’hanno meno delle persone anziane, ma sembra che questi visoni abbiano quello appropriato”, dice Schaffner.

Di conseguenza, dice, il visone potrebbe essere in grado di diffondere il virus agli esseri umani. “Se questi animali sono infetti, stanno anche perdendo il virus, è un virus altamente trasmissibile”, dice Schaffner. “Il visone probabilmente l’ha preso dalle persone, ma ora si sta diffondendo tra i visoni e se può farlo, e hai questi lavoratori a stretto contatto con il visone – potrebbero riaverlo indietro. Non vedo perché non potesse fare il ping pong” I funzionari nei Paesi Bassi hanno segnalato alcuni potenziali casi in cui il virus è tornato dai visoni all’uomo, ma secondo i Centers for Disease Control and Prevention, il rischio complessivo che il virus viaggi dagli animali all’uomo è “basso”.

Francesco Borea

Studente universitario Appassionato di tecnologia

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