Ci sono due modi per guardare alla mortalità del Covid-19. Il primo è fare affidamento ai numeri ufficiali rilasciati dalle varie autorità dei paesi. Teoricamente è il più affidabile, ma va detto che il modo in cui viene considerata una morte a causa di tale malattia non è affidabile del tutto. Un altro modo è osservando le morti in eccesso durante la pandemia rispetto agli anni precedenti.
Guardare le morti in eccesso risulta utile soprattutto quando è molto diverso dai numeri ufficiali. In Italia c’è una differenza, ma non eccessiva. Completamente diversa è la situazione in Russia. Apparentemente nel corso della pandemia sono state registrate quasi 400.000 morti in eccesso. Solo lo scorso gennaio sono state 55.000.
Come detto, per calcolare le morti in eccesso si fa affidamento al numero di morti segnalate durante un periodo comparendole con i periodo precedenti. Una disparità del genere è ovviamente imputabile al Covid-19 e a non ad altro.
Covid-19: le morti
Il problema generale nel conteggio dei morti riguarda il peso a cui viene dato al Covid-19. Nella maggior parte dei paesi viene considerata la causa principale anche se solo viene registrata la presenza del virus nella vittima; se è morto per incidente stradale ed era contagio ovviamente non viene fatto passare come vittima della malattia.
In Russia sembra che invece siano andati molto cauti a dare la colpa al Covid-19 e al virus. Se anche la persona era contagiata non veniva messa nel numero totale. Un ragionamento che in alcuni casi ci può stare, ma non nel momento in cui nel giro di poco più di un anno sono state registrate quasi 400.000 morti in eccesso.