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Creato dispositivo per identificare le persone attraverso i muri

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Un team di scienziati del Massachusetts Institute of Technology (MIT) ha progettato un dispositivo, denominato RF-Capture, in grado di catturare le immagini del corpo umano e di identificare una persona in piedi dietro un muro. Un’invenzione simile alle “gesta” che è in grado di espletare un drone.

Lo strumento, che sarà commercializzato entro un anno circa, riuscirà a distinguere una persona dall’altra parte di un ostacolo (un muro, dicevamo) e seguirlo nei suoi movimenti, senza la necessità di sensori applicati sul corpo o telecamere nelle stanze che ospitano persone.

RF-Capture funziona inviando segnali radio a bassa potenza, capaci di attraversare un muro e rimbalzare su un corpo che si trova sul lato opposto; quindi, le immagini vengono catturate dal dispositivo, che combina le informazioni da riflessioni multiple fino a rilasciare la sagoma della persona.

I ricercatori, che fanno parte del Laboratorio di Intelligenza Artificiale e Informatica presso il MIT, propongono che tale tecnologia possa essere messa a disposizione per videogiochi e film, ma anche nelle emergenze e l’assistenza agli anziani. Oggi, per catturare i movimenti nell’industria cinematografica, per esempio, gli attori devono indossare dei marcatori e muoversi in una stanza speciale piena di telecamere; ma il nuovo dispositivo potrebbe monitorare i loro movimenti anche se posizionati dietro gli oggetti o pareti.

Nel caso di una smarthome, RF-Capture potrebbe aiutare la regolazione del riscaldamento e l’illuminazione in base a dove si trovano le persone. Per quanto riguarda la cura degli anziani, invece, potrebbe essere parte di un sistema che comunica con una linea telefonica quando un membro della famiglia è distante ed accade qualcosa.

Secondo il MIT, i ricercatori hanno già incorporato tale tecnologia in un derivato di un prodotto chiamato Emerald, specificamente destinato “per rilevare, prevedere e prevenire le cadute nelle persone anziane”.

Tuttavia, i ricercatori hanno fatto notare che sono possibili anche usi non appropriati cui si dovrebbe prestare attenzione. I ladri, infatti, potrebbero determinare se un edificio è occupato e, quindi, capire quando agire in totale tranquillità. “Vogliamo fare in modo che le persone non lo utilizzino per ragioni maligne“, ha dichiarato uno dei ricercatori del MIT, Dina Katabi. “A tal fine, stiamo lavorando su due fronti: da un lato la progettazione di un blocco che possa impedire a qualcuno di essere rintracciato, tranne per il proprio dispositivo. E, in secondo luogo, abbiamo bisogno di avere regole che dettino come e quando i dispositivi possono essere utilizzati.”

Ed ha concluso: “la privacy è sempre la priorità”.

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