La cromatina si organizza in “foreste” tridimensionali

Un team di ricercatori ha scoperto finalmente la struttura della cromatina, ovvero simile ad una foresta tridimensionale, che sarà molto utile per il futuro

L’organismo umano è un mondo vastissimo e molto complicato, ancora da scoprire appieno. Periodicamente, infatti, possiamo leggere sui siti appositi di nuove scoperte fatte in merito, come accaduto in questi giorni. Un team di ricerca della Northwestern University ha scoperto come la cromatina si ripiega a livello di singola cellula. Una singola cellula contiene le istruzioni genetiche per un intero organismo. Queste informazioni genomiche sono gestite ed elaborate appunto dal complesso meccanismo di essa, un mix di DNA e proteine ​​all’interno dei cromosomi la cui funzione e ruolo nelle malattie sono di crescente interesse per gli scienziati.

 

 

La disposizione tridimensionale della cromatina

I ricercatori hanno scoperto che la cromatina è ripiegata in una struttura complessiva assomigliante una foresta tridimensionale in microscala. La cromatina è responsabile dell’imballaggio del DNA nel nucleo cellulare. Nell’uomo, si tratta di circa sei piedi di DNA in ogni cellula. Il nuovo lavoro suggerisce che la cromatina è più strutturata e gerarchica nelle singole cellule di quanto si pensasse in precedenza. Imparare come funziona correttamente aiuterà gli scienziati a capire cosa non va nel cancro e in altre malattie.

“Integrando il lavoro teorico e sperimentale, abbiamo prodotto una nuova immagine di piegatura della cromatina che ci aiuta a vedere come è organizzato il genoma 3-D a livello di singola cellula”, ha affermato Igal Szleifer,  professore di ingegneria biomedica presso Northwestern’s McCormick School of Engineering“Se i geni sono l’hardware, la cromatina è il software”, ha dichiarato Backman, professore di ingegneria biomedica. “Se la struttura cambia, può alterare l’elaborazione delle informazioni memorizzate nel genoma, ma non altera i geni stessi. Comprendere la piegatura della cromatina è la chiave per capire come le cellule si differenziano e come si verifica il cancro.”