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Da Nimrod ad oggi: le tappe dell’evoluzione dei videogiochi

Il Nimrod è stato tra i primi computer ad essere pensati e progettati allo scopo del gioco: è considerata una tappa fondamentale nella storia dei videogiochi, probabilmente il punto d’avvio per tutte le evoluzioni e le scoperte tecnologiche che ne sono susseguite. Questo speciale computer risale al 1951 ed è stato assemblato dalla Ferranti in occasione del Festival of Britain che si tenne nel Regno Unito in quell’anno.

Sono trascorsi solo 70 anni di storia rispetto a quella data, eppure la tecnologia ha fatto passi da gigante tali che in pochi avrebbero potuto predire uno sviluppo simile. I videogiochi sono parte integrante di questo costante cambiamento anche grazie alla mole di denaro che ogni anno frutta questo settore, si parla infatti di oltre 110 miliardi di dollari (a livello globale).  Sono molte le ragioni che spingono un numero di utenti sempre maggiore ad avvicinarsi al mondo videoludico, il passatempo resta però tra le finalità principali. I tradizionali giochi di carte o gli scacchi  restano stabilmente in vetta alle classifiche dei più scaricati ed presenti anche online, senza necessariamente effettuare il download dell’applicazione. Rimanendo sul web, non mancano sale da gioco virtuali con slot machine sviluppate per l’online e tavoli verdi che ricreano quelli dei casinò per quanto riguarda il poker o il blackjack.

Per trovare però la prima console vera e propria è necessario attendere il 1972, un ventennio dopo la progettazione del computer usato per il videogioco: il suo nome era Magnavox Odyssey e la sua gestazione durò all’incirca dieci anni, quantomeno queste furono le parole del suo ideatore, Ralph Baer. È dagli anni ’80 in avanti che sempre più industrie si avvicinano al mondo del videogioco, fiutandone le potenzialità: è l’epoca d’oro delle sale gioco, con l’avvento di videogiochi arcade che spopolano in tutti gli Stati Uniti e anche oltre oceano: l’emblema è Donkey Kong, titolo cult con cui la Nintendo nel 1985 decide di entrare ufficialmente nel mercato americano.

La Nintendo Entertainment System (chiamata per comodità NES) arriva a toccare le 60 milioni di unità vendute e l’azienda diventa leader incontrastata del settore. Il meglio deve ancora venire però: è sul finire degli anni ’80 che debuttano una serie di titoli destinati a segnare per sempre il mondo dei videogiochi e che ancora oggi sono celebri in tutto il mondo. Si tratta di Super Mario Bros, il cui film ha recentemente battuto ogni record di incasso riguardo l’animazione, ma anche The Legend of Zelda, Final Fantasy o Castlevania. L’arrivo in Europa della NES è datato primo settembre 1986 e anche qui domina incontrastato il mercato fino all’avvento di una nuova console, sempre prodotta dalla Nintendo: il Game Boy.

Per trovare il primo vero salto generazionale è necessario però attendere la metà degli anni ’90, con la produzione della PlayStation (assemblata dalla Sony) e della Nintendo 64. Decisamente più avanti si data invece l’ingresso nel mondo dei videogiochi di un altro colosso: è il 2001 quando la Microsoft fa il suo esordio nel mercato internazionale con l’Xbox. Ad oggi sono Microsoft e Sony a dominare il mercato videoludico grazie a titoli sempre nuovi e tecnologie più innovative legate alle nuove versioni dei loro prodotti di punta.

Non tutti i fruitori di videogiochi utilizzano però le console come strumento principale: la stragrande maggioranza delle persone si rivolge ad uno strumento usato nelle attività quotidiane, lo smartphone. Prima dell’avvento del touch screen e dei telefoni di ultima generazione, erano diffusi cellulari privi di connessione internet e dalla grafica piuttosto basilare. Non per questo però erano privi di giochi e anzi, ancora una volta alcuni di questi sono divenuti veri e propri cult che hanno riscoperto una nuova fortuna in tempi recenti, con svariate nuove versioni. Un esempio è il tetris, gioco in dotazione del Siemens S1, ma forse ancora più celebre nell’immaginario collettivo è il Nokia 3310 e Snake.

Per le prime vere innovazioni anche nel mondo connesso alla telefonia è necessario attendere il 2003 con Java: da questo momento in avanti i videogiochi sono stati molto più complessi a livello di trama, infinitamente migliori dal punto di vista grafico e molto più vari per quanto riguarda i titoli. Nel 2007, infine, il mercato è stato sconvolto dall’invenzione dell’iPhone (di cui circolano in rete rumors riguardo la sedicesima versione) e da quel momento in avanti le app sono entrate nella vita, e nel linguaggio, di tutti i giorni. Dall’intrattenimento all’informazione passando per il gioco: è possibile effettuare il download di applicazioni per svolgere praticamente ogni tipo di attività.

Redazione

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