Danilo Callegari: la missione italiana in solitaria più lunga nell’Antartide

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L’Antartide è la regione ghiacciata del Polo del Sud. Il suo nome origina dal greco e sta a evidenziare il fatto che la regione è priva di orsi, in opposizione all’Artide, terra molto ricca. Ha uno spessore medio di 1600 metri di ghiaccio, il che la rende la terra più fredda e inospitale del pianeta.

Inizialmente già dai tempi di Tolomeo si pensava esistesse una parte di terra nell’estremo sud del pianeta. Tolomeo infatti riteneva che il mondo fosse simmetrico e questa parte dovesse bilanciare le terre dell’emisfero boreale.

Nella seconda metà del Settecento il capitano James Cook navigò nel circolo polare antartico ma rimase a 121 km dalla costa a causa degli immensi ghiacciai. Il primo avvistamento fu mappato nel 1820 durante una spedizione russa. Il primo sbarco avvenne nel 1821 dall’americano John Davis. Dopo questa missione ce ne furono successive da tutte le parti del mondo.

A causa delle sue forti temperature il territorio non è mai stato abitato anche se attualmente sono presenti due centri civili, Villa Las Estrellas, sull’isola King George, ed Esperanza ad Hope Bay dove nacquero dei bambini a cavallo della fine degli anni 70 e fine anni 80.

 

 

 

 

Danilo Callegari, il primo italiano a condurre la missione solitaria

Danilo Callegari è un ragazzo friulano amante di sport estremi, una passione grande da quando aveva 14 anni. Il suo grande obiettivo è sempre stato guardare cosa ci fosse oltre quelle altissime montagne e orizzonti. I suoi precedenti record:

  • 18.000 km percorsi sui pedali da solo in giro per il Mondo fuori dall’Italia
  • 1 ghiacciaio più grande d’Europa attraversato integralmente con gli sci solo
  • 470 giorni di avventura solitaria
  • 7.300 metri di quota massima raggiunta da solo
  • 4 deserti attraversati ed esplorati da solo
  • 50 km a nuoto continuativi in pieno oceano
  • 27 maratone in 27 giorni

Adesso la sua ambizione è condurre un’esplorazione in Antartica sempre solo, a partire dal 23 ottobre 2018. Sarà collegato per via satellite a una stazione americana la quale terrà costantemente aggiornata la sua posizione per recuperarlo in caso di emergenza.

La missione durerà circa 65 giorni e come dichiarato da lui stesso in un’intervista alla Rai vorrebbe festeggiare il Natale a bordo della sua slitta col cappello da Babbo Natale. Durante questo periodo dovrà percorrere 1200 km seguito dalla sua inseparabile slitta. Al termine del percorso dovrà salire sul monte Vinson, la montagna più alta dell’Antartide, alta circa 4892 metri, poco più del monte Bianco. Il Monte Vinson vide già la bandiera italiana nel 2008 da quattro italiani che crearono il primo campo base dell’Antartide.

Prima di salire sul monte un elicottero lo recupererà e si lancerà col paracadute da questo verso la base del monte. In anteprima è disponibile un trailer della missione realizzato da lui stesso.

In questo periodo condurrà l’alimentazione degli astronauti: cibo liofilizzato e pillole per apportare lo stesso rapporto calorico ma essere più facili da trasportare. Ogni notte dovrà costruire la tenda nella quale dormire ma prima dovrà rafforzarla per due ore con delle piccole montagne di neve per evitare che il vento la porti via o danneggi. Il vento in quelle zone soffia molto e soprattutto è molto freddo, inizialmente raggiungerà i -72°C.

 

Silvia Sanna
Silvia Sanna
Sono una studentessa di ingegneria informatica e avendo studiato alle superiori lingue conosco bene lo spagnolo, l'inglese e discretamente il tedesco. Come vedete dalla mia pagina Instagram mi piace scattare foto ai paesaggi che visito e condividerle con gli altri, soprattutto della mia bella Sardegna. Scrivo articoli di tecnologia e scienza perché mi piace divulgare le conoscenze e informarmi di più sulle notizie che leggo e condividerle con i miei lettori. Nel tempo libero mi piace fare dei piccoli progetti elettronici.

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