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Demenza, Alzheimer e Parkinson: cos’hanno in comune queste patologie?

La demenza provoca danni irreversibili al cervello, che spesso si manifestano attraverso sintomi piuttosto subdoli. Uno di essi sono le allucinazioni, che spesso coinvolgono animali e persone e possono essere un segno rivelatore della “demenza da corpi di Lewy“. “Demenza” è infatti il nome di un gruppo di sintomi associati a forme specifiche di danno cerebrale. Una delle più frequenti è proprio la demenza da corpi di Lewy, che è causata da gruppi di proteine ​​che si formano all’interno delle cellule cerebrali. Questi depositi, conosciuto appunto come “corpi di Lewy”, si accumulano nelle aree del cervello responsabili di funzioni come il pensiero, la percezione visiva e il movimento muscolare.

Le allucinazioni sono perciò un segnale di avvertimento comune della demenza da corpi di Lewy, secondo l’Alzheimer’s Society (AS). Secondo l’AS, le allucinazioni in persone affette demenza da corpi di Lewy di solito assumono la forma di persone o animali particolarmente appariscenti, spesso con colori molto vivaci. “Spesso durano diversi minuti e possono verificarsi su base giornaliera“, afferma uno studio. Le allucinazioni non visive, come quelle uditive o olfattive relative a fenomeni effettivamente non presenti, sono invece meno comuni di quelle visive, ma non rare.

 

I fattori di rischio riconducibili alla demenza sono gli stessi relativi ad Alzheimer e morbo di Parkinson

Secondo la Lew Body Dementia Association, fino ad oggi sono conosciuti solo pochi fattori di rischio legati alla demenza da corpi di Lewy, come ad esempio l’età avanzata e il sesso maschile. Uno studio pubblicato sulla rivista Neurology ha tuttavia fatto ulteriore luce sui fattori di rischio associati; lo studio ha infatti confrontato la frequenza dei fattori di rischio per la malattia di Alzheimer e il morbo di Parkinson in individui affetti da Lewy Body Dementia (DLB) Mettendo insieme i dati raccolti da tre gruppi di persone separati, i ricercatori hanno studiato 147 soggetti affetti da DLB, 236 soggetti con malattia di Alzheimer e 294 persone sane per identificare i fattori di rischio relativi proprio alla DLB.

I soggetti sono stati studiati per verificare se i 19 diversi fattori di rischio associati all’Alzheimer e al morbo di Parkinson fossero anche fattori di rischio per la DLB. Lo studio ha quindi rivelato che il profilo dei fattori di rischio della DLB sembra combinare aspetti sia della prima che della seconda patologia. Una storia di depressione o ansia, di Parkinson o di Alzheimer erano associate ad un maggior rischio di DLB. Infatti, i fattori che riducono il rischio di Alzheimer e Parkinson sono anche stati collegati ad un minore rischio di DLB, ha rilevato lo studio.

Nello Giuliano

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