Secondo una nuova ricerca solo negli Stati Uniti il 15% degli adulti soffre di diabete, senza aggiungere un altro 38% di persone che hanno il prediabete, con 8 su 10 che neanche lo sanno. La somma di questi dati suggerisce quindi che una persona su due ha livelli elevati di zucchero davvero dannosi.
Fortunatamente queste condizioni in alcuni possono essere invertite e anche prevenute. Come possiamo immaginare comprendere al meglio come il diabete progredisce è davvero importante e questa ricerca ce ne offre un breve riassunto. L’insulina agisce come una chiave che consente allo zucchero nel sangue di entrare nelle cellule del corpo, dove può essere bruciato per produrre carburante o immagazzinato.
Tuttavia in alcune persone la chiave è non riesce a fare il suo lavoro. Per compensare quella resistenza all’insulina, il pancreas emette sempre più insulina, ma non è sufficiente per impedire che la glicemia salga fino ai livelli di prediabete. Dopo anni di sforzi per tenere il passo, il pancreas inizia a cedere e la glicemia raggiunge il livello del diabete. Questa descrizione rappresenta perfettamente il diabete di tipo 2. Nel diabete di tipo 1 invece il sistema immunitario del corpo distrugge la capacità del pancreas di produrre insulina.
Nel 2002 uno studio nazionale ha pubblicato i risultati di uno studio triennale su 3.234 individui che erano stati assegnati a uno dei tre gruppi. Un gruppo ha ricevuto un intervento intensivo sullo stile di vita mentre gli altri gruppi hanno ricevuto un farmaco per il diabete chiamato metformina o un placebo. Lo studio ha notato che il gruppo di intervento sullo stile di vita ha ridotto il rischio di diabete di tipo 2 del 58% e la metformina ha ridotto il rischio del 31% rispetto a coloro che hanno ricevuto un placebo. L’intervento sullo stile di vita si è concentrato sulla riduzione dell’assunzione di grassi nella dieta e sulla promozione di almeno 150 minuti di attività fisica a settimana, con un obiettivo di perdita di peso di circa il 7%.
I CDC hanno osservato che senza alcuna perdita di peso e attività fisica moderata il 30% delle persone con prediabete svilupperanno sicuramente in futuro il diabete di tipo 2. L’obiettivo importante è invertire il prediabete e riportare i livelli di zucchero nel sangue alla normalità. In caso contrario, i livelli eccessivi di zucchero nel sangue possono danneggiare i più piccoli vasi sanguigni negli occhi, nei reni, nei nervi, nel cuore e in altre aree del corpo. Numerosi studi inoltre suggeriscono che che il rischio di retinopatia, nefropatia, neuropatia e malattie cardiovascolari aumenta quando la glicemia è nel range del prediabete.
I risultati dello studio hanno fornito alcune buone notizie in quanto un terzo dei partecipanti hanno ridotto i livelli di zucchero nei tre anni di prova. Inoltre hanno scoperto che avevano un rischio di diabete inferiore del 50% nei 10 anni successivi. E avevano una minore incidenza di complicanze microvascolari e cardiovascolari. L’ADA ha raccomandato cibi integrali piuttosto che alimenti altamente trasformati e, per chi soffre di diabete, di ridurre i carboidrati per tenere sotto controllo la glicemia.
Foto di Myriams-Fotos da Pixabay
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