I diamanti che si formano nelle profondità della Terra sono vere e proprie capsule del tempo, conservando al loro interno frammenti di minerali che possono raccontarci storie affascinanti sul funzionamento del nostro pianeta. Questi minerali, spesso nascosti nelle impurità dei diamanti, hanno un valore scientifico inestimabile. I ricercatori, infatti, riescono a studiare le inclusioni minerali per ottenere informazioni su processi geologici che avvengono a centinaia di chilometri sotto la superficie terrestre.
Il mistero del minerale davemaoite
Un diamante in particolare, estratto da una miniera in Brasile, ha attirato l’attenzione della comunità scientifica. Formatosi a circa 600 chilometri di profondità, questo diamante contiene un minerale silicato molto raro chiamato davemaoite, che si trova solo nelle profondità più basse del mantello terrestre. L’inclusione di questo minerale potrebbe offrire risposte importanti riguardo le condizioni nel sottosuolo della Terra.
Per decifrare i segreti del davemaoite, i ricercatori hanno inviato un frammento del diamante in Francia, dove viene bombardato con raggi X di sincrotrone. Questo processo consentirà di determinare l’esatta struttura cristallina del minerale e, chissà, potrebbe anche portare alla scoperta di un nuovo minerale mai visto prima.
Cosa possiamo imparare dai diamanti profondi?
La ricerca su questi diamanti potrebbe rivelare dettagli cruciali sulla quantità di acqua che viene trasportata nel mantello inferiore. Questo aspetto è fondamentale per capire come l’acqua influenza il comportamento delle placche tettoniche. Quando la crosta oceanica raggiunge la zona di transizione tra il mantello superiore e quello inferiore, viene trasformata dalla pressione e dal calore, e alcuni minerali possono trattenere acqua, portando a una serie di effetti geologici ancora poco compresi.
Inoltre, i diamanti potrebbero aiutare a creare immagini più dettagliate dell’interno della Terra, attraverso lo studio delle onde sismiche che attraversano il pianeta. Esperimenti ad alta pressione e modelli computerizzati potrebbero simulare le condizioni estreme a cui questi minerali sono sottoposti nel sottosuolo.
Diamanti e il viaggio verso la superficie
Il viaggio dei diamanti dalle profondità alla superficie della Terra è ancora avvolto nel mistero. Secondo una teoria, i diamanti potrebbero essere trasportati verso l’alto dal materiale convettivo del mantello inferiore, un processo che potrebbe richiedere centinaia di milioni di anni. Una volta raggiunta la base delle radici rocciose dei continenti, i diamanti vengono proiettati in superficie da vulcani kimberlitici profondamente radicati.
Un’altra teoria suggerisce che i diamanti vengano trasportati alla base delle kimberliti attraverso colonne di roccia calda e galleggiante, note come pennacchi del mantello. In entrambi i casi, questi diamanti, testimoni di un viaggio millenario, ci forniscono una finestra unica per esplorare le profondità della Terra.
Un nuovo capitolo nella geologia
Il lavoro di ricerca sui diamanti provenienti dalle profondità terrestri rappresenta una delle frontiere più entusiasmanti della geologia moderna. Questi minerali, pur essendo piccoli e spesso invisibili a occhio nudo, sono in grado di offrire risposte a domande cruciali sulla composizione e i processi interni del nostro pianeta. Con il continuo progresso della tecnologia e delle tecniche di analisi, i diamanti potrebbero rivelarsi la chiave per comprendere meglio la nostra Terra e, forse, per scoprire nuovi minerali che non abbiamo mai immaginato.
Foto di Elisabetta Miele da Pixabay