Non è di certo una novità che qualsiasi cosa una donna i gravidanza introduce nel suo corpo avrà poi un effetto sul futuro nascituro. Questo vale soprattutto con medicinali, droghe, alcool, ma è importante tenere conto anche della normale alimentazione. Secondo un nuovo studio danese, per esempio, esiste un legame importante tra diverse diete occidentali e condizioni neurologiche specifiche come autismo o ADHD. Si parla di un’associazione con tipi specifici di alimenti.
Lo studio in sé ha preso in esame i dati di oltre 61.000 madri concentrandosi sulle tipologie di diete seguite durante la gravidanza. I risultati ottenuti sono un possibile collegamento tra alcune scelte e i disturbi sopracitati. Cosa si intende con diete occidentali però? Sono caratterizzate da una presenza maggiore di zucchero e grassi, soprattutto sotto forma di alimenti raffinati e o processati.
Come certe diete influiscono sui feti e la loro crescita
Le parole dei ricercatori: “Maggiore è l’aderenza di una donna a una dieta occidentale in gravidanza, ricca di grassi, zuccheri e prodotti raffinati e povera di pesce, verdure e frutta, maggiore sembra essere il rischio che il suo bambino sviluppi ADHD o autismo. La nostra analisi non solo conferma un forte legame tra dieta e rischio di ADHD, ma identifica anche nutrienti e alimenti specifici che potrebbero fungere da base per linee guida dietetiche migliorate e strategie preventive.”
Non durante tutta la gravidanza la scelta delle diete ha un’importanza più marcata. I momenti più critici sono durante il primo e secondo trimestre durante lo sviluppo del cervello. In aggiunta a questo sono stati trovati metaboliti nel sangue fortemente legati proprio all’alimentazione.