I display sono una delle componenti più importante dei device, pertanto si cerca sempre di migliorarli, soprattutto con gli smartphone, sia aumentando la dimensione in pollice, sia aumentando la risoluzione. Riguardo al continuo aggiornamento degli schermi, una nuova tecnica per cambiare la struttura dei cristalli liquidi potrebbe portare allo sviluppo di cristalli liquidi a risposta rapida adatti per display di prossima generazione, ad esempio realtà 3D, realtà aumentata e virtuale e applicazioni fotoniche avanzate, secondo un team internazionale di ricercatori.
“I cristalli liquidi con cui stiamo lavorando sono chiamati cristalli liquidi in fase blu”, ha affermato Iam Choon Khoo, professore di ingegneria elettrica. “La cosa più importante di questa ricerca è la comprensione fondamentale di ciò che accade quando si applica un campo, che ha portato allo sviluppo della tecnica del campo ripetutamente applicato; crediamo che questo metodo sia quasi un modello universale che può essere utilizzato per riconfigurare molti tipi simili di cristalli liquidi e materia soffice”.
Nel futuro ci saranno nuove tipologie di display?
I cristalli liquidi tipicamente si autoassemblano in una struttura cubica di cristalli fotonici ma per i ricercatori si possono creare anche altre strutture che poi possono essere utilizzate in altri campi. Dopo quasi due anni di sperimentazione, si sono resi conto che applicando un campo elettrico intermittente e consentendo al sistema di rilassarsi tra le applicazioni e dissipare il calore accumulato, potevano lentamente indurre i cristalli in strutture ortorombiche e tetragonali stabili e prive di campo.
I cristalli liquidi risultanti mostrano una mancanza di banda fotonica che può essere adattata per essere ovunque all’interno dello spettro visibile e possedere le risposte rapide necessarie per una varietà di display di prossima generazione e applicazioni fotoniche avanzate.