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Disturbo affettivo stagionale, ecco perché l’inverno ci manda in letargo

Ogni persona preferisce un particolare periodo dell’anno. C’è chi ama l’estate, il sole, andare al mare, le lunghe giornate, chi invece preferisce l’inverno, giornate corte e subito al buio, le feste di Natale, il freddo ecc. Ci sono però alcune persone che vanno ben oltre i semplici gusti. Il disturbo affettivo stagionale, noto come SAD, è un tipo di depressione che va e viene in un modello stagionale, ovvero in determinati periodi dell’anno. Mentre può influenzare le persone a qualsiasi cambiamento stagionale, è più comune in inverno e colpisce più donne che uomini.

 

Il disturbo affettivo stagionale con l’inverno

Caroline McMenamin, terapista della salute mentale di Londonderry, soffre di SAD da quando era bambina. Lei ha affermato che è un’idea sbagliata comune che SAD sia semplicemente del tipo invernale, infatti possono esserci tranquillamente persone che soffrono di questo problema in primavera o anche in estate, che in teoria dovrebbe essere il periodo più gioioso.

“Personalizziamo tutti come ci sentiamo, credendo che sia ‘solo io’, e quindi non ne parliamo”, dice la trentenne alla BBC News NI. “Questo è il motivo per cui avere una conversazione globale in crescita è così importante perché le persone si renderanno conto che non sono solo loro e che in realtà hanno a che fare con una condizione molto comune”.

Secondo il SSN, i sintomi della SAD possono includere umore basso, perdita di piacere, letargia e bramosia di carboidrati. Spesso, il disturbo affettivo stagionale è legato alla ridotta esposizione alla luce solare durante i brevi periodi autunnali e invernali.

La teoria principale è che una mancanza di luce solare potrebbe impedire a una parte del cervello, ovvero l’ipotalamo, di funzionare correttamente, il che può influire sull’orologio interno del corpo e sulla sua produzione di melatonina e serotonina.

“Può influenzare l’appetito, il sonno, l’igiene, la motivazione, l’umore, il desiderio sessuale, la visione della vita, la mancanza di energia e l’irritabilità“, afferma Caroline.

 

Francesco Borea

Studente universitario Appassionato di tecnologia

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