Un insetto apparentemente non minaccioso si nutre di una pianta che produce tossine mortali. Si verifica un evento di crossover genico estremamente raro. L’insetto acquisisce quindi il DNA dalla pianta e diventa un superbatterio. In uno studio pubblicato sulla rivista Cell, i biologi molecolari riferiscono di aver trovato questo trasferimento di DNA unico nella mosca bianca (B. tabachi). Questa è la prima volta che gli scienziati hanno osservato un evento di crossover genico così raro tra pianta e animale.
Il coautore Ted Turlings così si è espresso a riguardo: “Per quanto ne sappiamo, il nostro è il primo esempio di trasferimento orizzontale di un gene funzionale dalla pianta all’animale”, dice in un’intervista. Il trasferimento genico orizzontale si verifica quando una specie riceve geni da un’altra specie e li incorpora nel proprio DNA. Sebbene questo tipo di trasferimento genico si verifichi occasionalmente tra batteri, trovare questo tipo di crossover del DNA tra organismi multicellulari è altamente raro, dice Turlings. Lo studio si focalizza sugli effetti del gene che la mosca bianca ha ricevuto dalla pianta: BtPMaT1.
Gli scienziati hanno confermato la presenza del gene difensivo, BtPMaT1, alimentando le mosche bianche con una dieta contenente i glicosidi fenolici tossici. Un gruppo di controllo ha ricevuto una soluzione senza il composto. I ricercatori hanno anche modificato geneticamente piante di pomodoro per vedere se potevano sopprimere l’espressione della mosca bianca del gene BtPMaT1 e superare le sue difese genetiche.
Il gene produce un enzima che si lega a un gruppo chimico nei glucosidi, prevenendo la degradazione tossica del composto che normalmente si verificherebbe nel corpo dell’insetto. L’espressione specifica di questo gene è stata trovata nel tessuto intestinale della mosca bianca. Incorporando il DNA della pianta nel proprio genoma, la mosca bianca può brandire i meccanismi di difesa della pianta contro se stessa: un’ironica tragedia dell’evoluzione.
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