Foto di Arek Socha da Pixabay
Un insetto apparentemente non minaccioso si nutre di una pianta che produce tossine mortali. Si verifica un evento di crossover genico estremamente raro. L’insetto acquisisce quindi il DNA dalla pianta e diventa un superbatterio. In uno studio pubblicato sulla rivista Cell, i biologi molecolari riferiscono di aver trovato questo trasferimento di DNA unico nella mosca bianca (B. tabachi). Questa è la prima volta che gli scienziati hanno osservato un evento di crossover genico così raro tra pianta e animale.
Il coautore Ted Turlings così si è espresso a riguardo: “Per quanto ne sappiamo, il nostro è il primo esempio di trasferimento orizzontale di un gene funzionale dalla pianta all’animale”, dice in un’intervista. Il trasferimento genico orizzontale si verifica quando una specie riceve geni da un’altra specie e li incorpora nel proprio DNA. Sebbene questo tipo di trasferimento genico si verifichi occasionalmente tra batteri, trovare questo tipo di crossover del DNA tra organismi multicellulari è altamente raro, dice Turlings. Lo studio si focalizza sugli effetti del gene che la mosca bianca ha ricevuto dalla pianta: BtPMaT1.
Gli scienziati hanno confermato la presenza del gene difensivo, BtPMaT1, alimentando le mosche bianche con una dieta contenente i glicosidi fenolici tossici. Un gruppo di controllo ha ricevuto una soluzione senza il composto. I ricercatori hanno anche modificato geneticamente piante di pomodoro per vedere se potevano sopprimere l’espressione della mosca bianca del gene BtPMaT1 e superare le sue difese genetiche.
Il gene produce un enzima che si lega a un gruppo chimico nei glucosidi, prevenendo la degradazione tossica del composto che normalmente si verificherebbe nel corpo dell’insetto. L’espressione specifica di questo gene è stata trovata nel tessuto intestinale della mosca bianca. Incorporando il DNA della pianta nel proprio genoma, la mosca bianca può brandire i meccanismi di difesa della pianta contro se stessa: un’ironica tragedia dell’evoluzione.
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