Le Draconidi, una particolare specie di meteoriti, saranno i protagonisti di una pioggia destinata a raggiungere l’apice nei prossimi giorni. Il loro percorso, dallo spazio verso la Terra, sarà monitorato da centinaia di osservatori che stanno aspettando di assistere al suggestivo spettacolo. Quello che ci si aspetta è uno sfavillio di luci abbaglianti, che illuminerà i cieli da domenica a giovedì, anche se il momento di massima intensità sarà raggiunto martedì.
Questo fenomeno particolare, si verifica quando la Terra attraversa il campo di detriti lasciato dalla scia della cometa 21P/Giacobini-Zinner. Le meteore sembrano emergere da un punto vicino alla testa della costellazione del Drago. I draconidi sono uno sciame meteorico spesso imprevedibile, ma questo sembra essere un anno propizio che potrebbe produrre da 40 a 50 meteore all’ora. Lo straordinario spettacolo si verifica quando la Terra passa all’interno dell’orbita della cometa, e attira alcune particelle che entrano a grande velocità nella nostra atmosfera e la ionizzano, creando brillanti e brevi scie luminose.
Gli astrofili, sperano in uno scenario pirotecnico naturale simile a quello avvenuto nel 2011, quando la pioggia ha fatto avvistare fino a 600 meteore all’ora. Già in passato si sono potuti osservare incredibili spettacoli in tutta l’Europa, come quello del 1933, quando si verificò uno sciame di 500 Draconidi al minuto, e quello del 1946 negli Stati Uniti, dove gli avvistamenti furono migliaia al minuto.
Dopo il tramonto è il momento della caccia alle meteore
Sfortunatamente, la Luna quasi piena, potrebbe mettere un freno agli avvistamenti, nascondendo parte delle meteore. Ma gli astrofili sono comunque ottimisti, poichè molte volte il fenomeno ha sfidato tutte le previsione e si è rivelato in tutto il suo fulgore. Quindi, vale ancora la pena trovare una macchia di cielo scuro e sperare per il meglio.
Il momento migliore per la caccia alle Draconidi è dopo il tramonto, quando la costellazione del Drago è al suo punto più alto. Bisogna osservare attentamente il “radiante“ della costellazione, il punto da cui sembrano divergere le meteore e godersi lo spettacolo.