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Quando i droni diventano pericolosi; la Sardegna non è il primo caso.

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Lo scorso 10 Giugno un drone Phantom DJI è precipitato sulla Toyota Yaris guidata dal pilota finlandese Lappi Esapekka. Lo scontro non ha avuto conseguenze rilevanti, anche se ovviamente il drone è andato distrutto. In questo caso in realtà lo scontro sembra essere avvenuto per un errore di valutazione del pilota, che si è avvicinato eccessivamente all’auto in gara, pensando probabilmente che il salto sarebbe stato più basso di quanto valutato.

Nessuna conseguenza quindi, neanche per il pilota, che probabilmente non ha neanche visto lo scontro.

I droni sono diventati una necessità nel realizzare video reportage ad alto coinvolgimento, ed effettivamente le immagini dei video del rally sardo dimostrano che una ripresa così immersiva e ravvicinata, oltre ad essere impossibile fino a pochi anni fa, è sicuramente in grado di cambiare le regole osservate normalmente nel video-giornalismo. Il dubbio però che può sorgere è: un velivolo di 2.5kg che fluttua sulle nostre teste a 20 metri di altezza, con eliche in titanio che girano a 3000rpm, può essere pericoloso?

La risposta è si, ovviamente, e non a caso l’ENAC (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile), ha messo delle regole molto rigide e precise per l’utilizzo di droni in luogo pubblico. L’argomento è molto serio, e si rischiano multe fino a 1.000€ e fino ad un anno di carcere. L’altra cosa importante da sapere è che l’utilizzo di un drone all’interno di un evento che prevede assembramenti di persone è sempre vietato, salvo speciali autorizzazioni. Tali autorizzazioni possono essere concesse soltanto ad un pilota specializzato in possesso di relativo patentino, che deve sempre essere accompagnato da un assistente. Quindi, se vi stavate chiedendo se potete usare il vostro drone cinese per riprendere l’uscita dal comune di vostra cugina durante il suo matrimonio, o la gara in bici di vostro figlio, sappiate che la risposta è un categorico NO, e se lo fate rischiate carcere e multa.

I provvedimenti in questo senso sono materia recente, motivata dai numerosi incidenti che si sono verificati in passato. Nel Giugno di due anni fa, giusto per citare uno dei più curiosi, due coreani, a Milano per l’expo, sono “riusciti” a schiantare il proprio drone sul duomo di Milano. Sempre nello stesso anno, un drone professionale ha seriamente rischiato di ferire Hirscher, fortissimo sciatore austriaco, poco dopo l’inizio della sua prova. In questo caso il drone era autorizzato e professionale, ma ha ugualmente avuto un problema, sfiorando una tragedia (era un drone di oltre 15kg, che montava una videocamera professionale).

In conclusione, se vedete un drone sopra la vostra testa quando vi trovate ad un evento, anche se potete essere sicuri che lo sta pilotando un operatore esperto, potrebbe essere una buona idea trovare un altro posto, magari all’ombra di un albero robusto.

 

 

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