Ebola desta ancora preoccupazioni nel mondo. Dalle ultime informazioni risulta che, il Governo della Tanzania potrebbe aver, deliberatamente, nascosto informazioni su nuovi casi di infezione del terribile virus. L’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), ha pubblicato una lettera in cui invita i funzionari della Tanzania a collaborare, per evitare un altro focolaio mortale. L’OMS ha dichiarato di aver informazioni relative ad una dottoressa, risultata positiva al test per l’Ebola.
La paziente è morta all’inizio di settembre, dopo essere tornata nella città di Dar es Salaam da una missione in Uganda. Funzionari sanitari locali hanno messo in quarantena le persone che hanno interagito con la paziente, anche se sono stati segnalati altri due casi di infezione in Tanzania. I funzionari del governo locale non hanno fornito informazioni sui casi di Ebola. “I dati clinici, i risultati delle indagini, i possibili contatti e i potenziali test di laboratorio eseguiti per la diagnosi differenziale di quei pazienti non sono stati comunicati all’OMS”, ha affermato l’organizzazione nella nota.
“Queste informazioni sono necessarie affinché l’OMS sia in grado di valutare appieno il potenziale rischio rappresentato da questo evento”. L’OMS a sottolineato che l’attuale scarso coordinamento con il governo della Tanzania potrebbe influire sugli sforzi per prevenire la potenziale diffusione dell’Ebola. Dar es Salaam, dove è stata segnalata l’ultima infezione, è conosciuta come la città più popolosa della Tanzania, che può consentire al virus di diffondersi rapidamente. Il flusso di persone che entrano ed escono dal Paese può anche contribuire a una più rapida e ampia diffusione dell’Ebola.
Un epidemia che dura dal 1976
Ebola ha lasciato dietro di sè oltre 2.000 vittime nella Repubblica Democratica del Congo, nell’ultima epidemia documentata. Nell’Africa occidentale, una serie di focolai verificatisi tra il 2014 e il 2016 ha ucciso oltre 11.000 persone, secondo quanto riferito dalla BBC.
L’OMS ha ammesso: “Un emergenza sanitaria senza controllo, potrebbe rivelarsi internazionale, a causa delle crescenti infezioni da Ebola nel paese”. L’epidemia è iniziata nell’Agosto 2018, ed è la più ampia delle 10 epidemie di Ebola in Congo dal 1976.