La sindrome dell’occhio secco è riconosciuta come un problema di salute pubblica in crescita e uno dei motivi più frequenti nel cercare un intervento oftalmologico. Sono stati usati diversi termini per descriverlo: malattia dell’occhio secco, cheratocongiuntivite secca e, più recentemente, sindrome lacrimale disfunzionale.
Negli ultimi anni si è registrato un notevole aumento della prevalenza di questa condizione visiva, in particolare nei Paesi con redditi pro capite più elevati, poichè associato a una costante interazione con gli schermi digitali.
La sindrome dell’occhio secco si manifesta con la diminuzione della frequenza di sfarfallio che si verifica quando gli utenti utilizzano il computer o qualsiasi altro dispositivo che comporta l’osservazione di uno schermo.
Segnali e sintomi
La condizione oculare produce secchezza della congiuntiva e della cornea, a causa della diminuzione della funzione lacrimale o della rapida evaporazione delle lacrime, che colpisce la superficie oculare e il film lacrimale, causando disagio, disturbi visivi e instabilità lacrimale con potenziali danni alla cornea e alla congiuntiva.
La patologia si distingue per alcuni segnali e sintomi che includono prurito, bruciore o sensazione di pressione negli occhi, arrossamento, vista offuscata, sensazione di palpebre pesanti o difficoltà ad aprire gli occhi e dolore a diversi livelli, che possono essere localizzati in alcuni parte dell’occhio, dietro l’occhio o persino attorno all’orbita.
Mentre la sindrome dell’occhio secco è diventata molto più comune poiché più persone passano più tempo a guardare gli schermi dei propri terminali, altri fattori ambientali come l’esposizione a sostanze irritanti come gas chimici, fumo di sigaretta, correnti di aria condizionata o riscaldatori, possono causare infiammazione cronica della congiuntiva e secchezza oculare.
Il ruolo dei fornitori di cure primarie, oculisti e farmacisti dovrebbe essere quello di educare le persone a prevenire gli occhi asciutti limitando il tempo di schermatura, incoraggiando un aumento della frequenza con cui sbattono le palpebre, usando lacrime artificiali e mantenendo l’ambiente accogliente, fresco e umido.