Uno degli aspetti più negativi della stagione invernale è senza dubbio l’epidemia di influenza che si sviluppa ogni anno, portando a milioni di malati in tutta Italia. I sintomi dell’influenza sono molto chiari: raffreddore, mal di gola, tosse, febbre, stanchezza generale, poco appetito ecc.
Un recente studio scientifico, pubblicato sul sito Science, spiega che il virus dell’influenza dura più a lungo nelle grandi città rispetto ai centri più piccoli. Vediamo perché.
L’influenza nelle grandi città
Uno degli aspetti senza dubbio importanti per lo svilupparsi della malattia è il minor grado di umidità tipico della stagione invernale, ma anche la densità della popolazione e la sua mobilità contano nelle grandi città.
Lo studio innanzitutto ha spiegato che il minor grado di umidità tende a far sopravvivere il virus dell’influenza per più tempo in aria. Successivamente, gli effetti possono essere diversi in base a dove viviamo. Ha un peso meno importante nei centri meno abitati rispetto alle grandi metropoli, dovuto alla continua circolazione e molti contatti con possibili individui infetti.
L’influenza, infatti, è un virus molto facilmente trasmissibile per via orale. Basta parlare a 30/40 cm da una persona sana o, starnutendo, anche infettarla da 2/3 metri di distanza. Di solito, siamo contagiosi fino a 3/4 giorni dopo la comparsa dei sintomi.
Proprio per questo, ogni anno le epidemie della malattia colpiscono maggiormente le grandi città e tendono a durare notevolmente di più. Questo studio potrebbe essere un punto di partenza per trovare strategie efficaci per combattere questi grandi picchi di contagi nelle metropoli.