L’effetto Baader-Meinhof, noto anche come “sindrome della recente scoperta”, è un fenomeno cognitivo che coinvolge la percezione di un incremento nella frequenza di eventi o informazioni, dopo che si è diventati consapevoli di essi per la prima volta. Questo particolare effetto è stato coniato nel 1994 da un utente di un forum di discussione online, che lo ha battezzato così dopo aver notato che dopo aver appreso del gruppo terroristico Baader-Meinhof, sembrava incontrarne il nome ovunque. Coincidenze o segni del destino? Beh niente di tutto questo, in quanto il nostro cervello è semplicemente vittima di un vero e proprio bias cognitivo meglio noto come illusione di frequenza.
Questo fenomeno può essere spiegato attraverso meccanismi psicologici ben noti. Quando un individuo apprende qualcosa di nuovo, la mente tende ad essere più attenta a quel particolare argomento. Questo stato di iper-attenzione porta a notare più frequentemente l’argomento in questione, creando l’illusione di una crescente prevalenza. In realtà, la frequenza degli eventi o delle informazioni non è cambiata, ma la consapevolezza individuale è stata alterata. L’effetto Baader-Meinhof è spesso osservato in molti contesti della vita quotidiana. Ad esempio, una persona che ha recentemente acquistato una nuova auto può iniziare a notare lo stesso modello ovunque sulla strada.
Questo non significa che la quantità di quella particolare auto sia improvvisamente aumentata, ma piuttosto che la mente è diventata più attenta a ciò che è stato appena appreso. Inoltre, l’Effetto Baader-Meinhof può essere influenzato da fattori culturali e sociali. Se una persona si interessa a un argomento specifico o si immerge in una nuova comunità o sottocultura, è probabile che inizierà a notare più frequentemente riferimenti o eventi legati a quel particolare interesse. È interessante notare che può anche essere applicato al mondo delle idee e delle opinioni. Una volta che una persona è stata esposta a un’idea, è più probabile che inizierai a notarla più spesso nelle conversazioni e nei media. Questo può influenzare la formazione delle opinioni e la diffusione delle idee nella società.
Venire a conoscenza di un’informazione ci porta naturalmente a ricercarla o, meglio, a notarla nella nostra quotidianità: essa c’è sempre stata, eravamo noi a non notarla. Insomma, è naturale che se abbiamo scoperto da poco un cantante, saremo più ricettivi e pronti ad ascoltarlo ogni volta che la radio trasmette una sua canzone, mentre prima essa si sarebbe persa nell’anonimo sottofondo a cui non prestiamo troppa attenzione. Nonostante possa sembrare che ciò che abbiamo appreso sia diventato più comune o frequente, è importante ricordare che si tratta di un’illusione creata dalla nostra mente. Riconoscere questo fenomeno può aiutare a sviluppare una maggiore consapevolezza delle influenze che modellano la nostra comprensione del mondo che ci circonda.
Foto di Fredrik Sten da Pixabay
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