I cambiamenti climatici sono purtroppo un serio problema che non tende a cessare. Le temperature medie annue continuano ad aumentare, lo scioglimento dei ghiacciai è più rapido e ciò comporta anche un innalzamento del livello del mare. Tutto ciò è dovuto soprattutto all’effetto serra accumulato, che può derivare da tantissime cose come i gas di scarico delle auto, quando si accendono i camini in casa ecc.
In merito ai pericoli dell’effetto serra, un recente studio ha mostrato che i danni allo strato di ozono potrebbero essere stati responsabili della metà del riscaldamento dell’Artico nell’arco di 50 anni.
L’effetto serra e lo strato di ozono
Un team internazionale di ricercatori afferma che i risultati evidenziano le sostanze che riducono lo strato di ozono come una fonte non riconosciuta del cambiamento climatico nell’Artico del XX secolo.
ODS, un gruppo di gas serra molto potenti, sono composti alogeni che distruggono lo strato protettivo di ozono nell’atmosfera superiore. Potrebbero essere responsabili del 50% del riscaldamento dell’Artico e della perdita di ghiaccio marino dal 1955 al 2005 e di quasi un terzo del riscaldamento medio globale durante quel periodo.
“Questi composti, oltre a causare il buco dell’ozono sopra l’Antartide, sono stati a lungo riconosciuti a potenti gas a effetto serra”, scrivono i ricercatori su Nature Climate Change. “Sebbene molto meno abbondante dell’anidride carbonica, gli ODS sono gas serra molto più potenti su una base molecola per molecola.”
Gli ODS furono sviluppati negli anni ’20 e ’30 e usati come propellenti, refrigeranti e solventi nel corso del XX secolo. Furono emessi nell’atmosfera in quantità considerevoli alla fine degli anni ’50 in particolare. Ma la scoperta del buco dell’ozono nell’Antartide, che provoca condizioni atmosferiche e chimiche uniche in determinati periodi dell’anno, ha portato all’eliminazione graduale della produzione.
Dopo il protocollo di Montreal, un accordo per proteggere lo strato di ozono stratosferico nel 1987, le emissioni di ODS sono state ridotte e lo strato di ozono è ora in lenta ripresa. Tuttavia, gli ODS sono potenti gas serra e hanno una lunga durata dell’atmosfera, quindi possono aumentare sostanzialmente l’effetto serra antropogenico.