Secondo i primi dati che arrivano da Israele, uno dei paesi con il più alto numero di vaccini inoculati in rapporto alla popolazione, tale trattamento sta già avendo l’effetto sperato. Nonostante tutto, il numero di nuovi contagi e di ospedalizzazioni è già diminuito. Si tratta di una notizia importante visto che sempre in rapporto alla popolazione ha registrato un numero elevato di infezioni durante tutto il corso della pandemia.
Israele ha puntato molto sulla campagna vaccinale tanto che si tratta di una macchina che funziona ventiquattro ore su ventiquattro e sette giorni su sette. Allo stato attuale sembra che il 70% degli over 60 è risultato essere vaccinato. C’è da sottolineare che al contrario dell’Unione Europea non si è vista diminuire l’arrivo delle dosi da parte di Pfizer. Si sta parlando di 200.000 vaccinati al giorno.
L’efficacia dei vaccini
Un altro dato importante rilasciato dal governo israeliano riguarda i casi di contagi dopo una settimana dall’inoculazione del vaccino nelle persone. Ci sono stati solo 317 a fronte di oltre 700.000 vaccinati. Di queste, solo 16 hanno dovuto ricevere cure in ospedale per casi gravi di Covid-19
Uno studio in particolare a preso in esame 163.000 cittadini che avevano già ricevuto due dosi contro un altro gruppo che invece era ancora scoperto. Nel primo gruppo si sono registrati appena 31 nuovi casi di contagio mentre nel secondo ben 6.500. In sostanza, l’efficacia che Pfizer e BioNTech avevano registrato per il proprio trattamento è corretta, ovvero quasi il 95%; in questo caso nello specifico si tocca il 92%, ma è comunque un’ottima notizia.
Ph. credit: BBC