Elefanti senza zanne: l’evoluzione favorita dalle azioni dell’uomo

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L’evoluzione è sostanzialmente un processo naturale che porta gli animali a progredire prediligendo i tratti più utili a sopravvivere. L’evoluzione in sé può essere però indirizzata da molti aspetti, come i comportamenti dell’uomo. Un esempio sono gli elefanti africani tra i quali quelli senza zanne sono sempre più comuni, perlomeno tra gli esemplari femmine.

Studi precedenti avevano circoscritto gli elefanti femmine senza zanne era del 18,5% della popolazione totale. Nel giro di trent’anni sono diventate il 33% e non si tratterebbe di una coincidenza secondo alcuni studiosi, tra qui il biologo di Princeton Shane Campbell-Station. Il motivo è legato all’uomo e alla morbosa voglia di avorio di alcuni. La caccia a questi elefanti ad un certo punto è aumentata così tanto che in circolazione c’erano solo quelli senza zanne.

 

Elefanti e zanne: l’evoluzione convogliata dall’uomo

La spiegazione a livello biologico è legata al gene AMELX la cui dominanza spiegherebbe proprio l’assenza delle zanne negli elefanti femmina. Viene trasmesso dalle madri tramite il cromosoma X, un qualcosa che può succedere anche agli uomini; il risultato in quest’ultimi è avere denti fragili con una crescita ridotta. Per gli esemplari maschi la trasmissione vuol dire invece morte certa. Detto questo, con la diminuzione del bracconaggio si potrebbe invertire tale tendenza.

Le parole dell’autore principale: “Le zanne sono strumenti multiuso per rimuovere la corteccia dagli alberi, estrarre minerali preziosi o scoprire fonti d’acqua sotterranee. Se non hai le zanne, il tuo comportamento cambia: non spingi più gli alberi perché non puoi spogliare la loro corteccia. Questo è un esempio di come l’attività umana stia cambiando la traiettoria evolutiva delle specie in tutto l’albero della vita. Gli esseri umani sono la pressione evolutiva più influente nella storia oltre ai cinque principali eventi di estinzione di massa.

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