L’essere umano ha spesso tendenza a trattenersi, a tentare di possedere tutto per paura di lasciarsi scappare qualcosa o qualcuno. Tratteniamo le lacrime a volte per anni, tratteniamo la rabbia, il rancore, le emozioni che reputiamo negative.
Quanto della nostra vita teniamo al guinzaglio? Pensiamoci un attimo. Spesso, dietro alla tendenza a trattenere tutto c’è la paura della solitudine, dell’abbandono. Si trattiene perché si ha paura del vuoto, di quel vuoto interiore che fa male e ci fa sentire non voluti, non amati; allora tratteniamo dentro tutto ciò che potrebbe allontanare le persone, emozioni in primis, e ci facciamo del male.
Non è una scelta banale manifestare o meno le proprie emozioni. Ogni nostra scelta ha una precisa ripercussione a seconda del motivo che l’ha messa in moto; della situazione in cui è stata generata e della relazione che intercorre con chi ne è, in qualche modo, l’artefice esterno. Tutto quello che significa una singola emozione lo possiamo sentire, vivere e patire sul nostro benessere mentale e fisico.
Se l’autocontrollo aiuta a gestire quello che proviamo, evitando eccessi negativi e spiacevoli legati al semplice impulso, non dare voce alle proprie emozioni può essere ancor più pericoloso per la salute nel suo complesso. Le emozioni sono naturali e servono all’uomo per capire cosa sta provando, per salvaguardare il suo benessere e, in molti casi, la sua stessa vita.
Per questo le emozioni sono un’ arma; la sfida è riuscire ad usarle per conoscerci, per capirci, per ascoltarci e non contro di noi. Trasformarle in un aiuto significa prima di tutto riconoscerle e capire quando è il caso di darne manifestazione o meno e in che misura. Certamente, se si vive in balia delle emozioni, diventa tutto molto complicato. Non si riesce ad entrare in relazione con gli altri. Un efficace controllo delle proprie reazioni non significa però evitare istinto o non dare ascolto o valore a quanto si sente, anche di pancia.
Certo non si tratta di dare libero sfogo ma di non trattenere, non reprimere e accettare invece quanto si vive. Ne vale non solo il nostro equilibrio psicologico ma anche la nostra salute. E’ sempre più accreditata, infatti, la tesi per cui tirare fuori le proprie emozioni previene diversi problemi di salute, come malattie cardiocircolatorie e non ultime, come mostrano diverse ricerche, patologie tumorali, il cancro.
Se non esprimiamo rabbia, paura, eccitazione, tristezza possiamo incorrere in malattia renali, pressione alta, tumori. Possiamo persino rendere la nostra vita in media più breve di quella degli altri, quelli che urlano, mostrano, dicono quello che provano.
Per elencare solo alcuni dei risultati più recenti, è stato rilevato che chi reprime i propri impulsi emotivi è meno abile nella soluzione di compiti mentali e ha più difficoltà a ricordare i dettagli di esperienze emotivamente significative. E nel lungo termine, la tendenza a sopprimere le emozioni sembra legata a maggior pessimismo e tendenza alla depressione e a una minore capacità di stringere amicizia.
Ci sono poi effetti di tipo fisiologico. Un esperimento della Stanford University ha dimostrato che, di fronte alla visione di immagini repellenti, si era scatenata una violenta reazione di stress. E inoltre, indagando su persone colpite da infarto, avrebbe individuato un rischio di morte cinque volte più alto nei soggetti con una propensione alle emozioni negative e alla loro repressione.
Anche le emozioni belle, se sono represse, possono avere delle conseguenze negative. pensiamo all’amore provato che non si esprime o alla gioia che si reprime per evitare di sembrare troppo entusiasta, pensiamo alla nostra creatività che teniamo in fondo al cassetto per paura di essere giudicati o non compresi.
Quindi ascoltiamo le emozioni e impariamo a riconoscerle. Non sminuiamo il loro significato e quello che ci raccontano le nostre reazioni fisiche. Da una parte aiuta sfogarsi, dall’altra è bene dare spazio a quello che si vive per poter capire cosa sta accadendo e dargli significato, sciogliendo il nodo dell’esperienza dolorosa o rabbiosa in maniera utile per il futuro e per il proprio rapporto con sé stessi e gli altri.
Di conseguenza viene da dire che sia un bene mostrare emozioni, reagire anche in maniera esagerata secondo quanto si è soliti, ma è sempre bene ricordare di farlo comunque con equilibrio. Una sfida da affrontare anche per star meglio in salute.
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