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Empty Sky: svelato il mistero dei raggi gamma che porta a svelare la materia oscura

Secondo un recente studio le galassie che formano le stelle sono anche responsabili della nascita di raggi gamma finora con un origine non ben definita. In effetti i ricercatori affermano che fino a questo momento non era per nulla chiara l’origine dei raggi gamma, una delle forme più energetiche dell’intero Universo.

Questa scoperta potrebbe inoltre offrire alcuni preziosi indizi per aiutare a risolvere altri misteri dell’Universo, come per esempio il tipo di particelle che compongono la materia oscura, un’altro santo graal dell’astrofisica. Una scoperta davvero significativa che potrebbe risolvere un problema che i ricercatori cercano da decifrare da oltre 60 anni.

 

Scoperta l’origine dei raggi gamma che possono portare alla comprensione della materia oscura

Esistono due possibili fonti che producono grandi quantità di raggi gamma presenti nell’Universo. Uno avviene quando il gas cade nei buchi neri che si trovano all’interno delle galassie. L’altro è associato alla formazione stellare nei dischi delle galassie. Modellando l’emissione dei raggi gamma e confrontato altri dati hanno scoperto che sono proprio le galassie a produrre la grande quantità di questa radiazione gamma diffusa.

Per capire ciò che forma questi raggi gamma bisogna capire al meglio i cosiddetti raggi cosmici e di come si muovono attraverso il gas tra le stelle. Quest’ultimi sono davvero importanti perché creano grandi quantità di raggi gamma nelle galassie quando si scontrano con il gas interstellare. I dati del telescopio spaziale Hubble della NASA sono stati davvero essenziali per scoprire le origini dei raggi gamma.

I ricercatori hanno analizzato le informazioni delle varie galassie come i tassi di formazione stellare, le masse totali, le dimensioni fisiche e le distanze dalla Terra. Questo nuovo modello può inoltre fare previsioni per l’emissione radio, la radiazione elettromagnetica con una frequenza simile ad un’autoradio, che porterebbe a capire meglio l’interno delle galassie. Si spera che questa nuova tecnologia ci consentirà di osservare molte più galassie che formano stelle nei raggi gamma di quelle che possiamo rilevare con gli attuali telescopi per raggi gamma.

Foto di Jakub Novacek da Pexels

Marco Inchingoli

Nato a Roma nel 1989, Marco Inchingoli ha sempre nutrito una forte passione per la scrittura. Da racconti fantasiosi su quaderni stropicciati ad articoli su riviste cartacee spinge Marco a perseguire un percorso da giornalista. Dai videogiochi - sua grande passione - al cinema, gli argomenti sono molteplici, fino all'arrivo su FocusTech dove ora scrive un po' di tutto.

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