Tra i diversi motivi per cui gli astronomi sono continuamente impegnati a guardare lo spazio c’è il desiderio di cercare possibili forme di vita. Tra i luoghi più promettenti in tal senso c’è una luna, uno dei satelliti naturali di Saturno ovvero Encelado. Cassini, tre anni fa, passando vicino alla suddetta dopo aver osservato attentamente per 13 anni il gigante con gli anelli, è riuscito a catturare informazioni anche sul pezzo di roccia orbitante.
Gli scienziati della NASA, analizzando le informazioni che sono arrivate, hanno trovato quelle che dovrebbero essere forti prove della presenza di ghiaccio fresco nell’emisfero nord della luna. La vita, per come la intendiamo noi, ha bisogno di diversi elementi e l’acqua, in qualunque forma, è uno di questi.
Che ci sia del ghiaccio su Encelado non è di certo una novità. Già nel 2005 erano stato visto del vapore misto a granelli di ghiaccio venir espulsi da quello che dovrebbe essere un oceano sotterraneo. Altro aspetto importante è che secondo uno studio dell’ottobre dell’anno scorso, in questi pennacchi sono presenti amminoacidi, elementi formati da essi e che sono i precursori di alcune forme di vita.
Encelado: la presenza del ghiaccio
Le parole di Gabriel Tose, scienziato che ha analizzato i dati raccolti da 20Cassini: “L’infrarosso ci mostra che la superficie del polo sud è giovane, il che non è una sorpresa perché sapevamo dei getti che fanno esplodere materiale ghiacciato lì. Ora, grazie a questi occhi a infrarossi, puoi tornare indietro nel tempo e dire che anche una grande regione dell’emisfero settentrionale appare giovane e probabilmente era attiva non molto tempo fa, nelle linee temporali geologiche.”