Spesso quando si sente parlare di Cina si pensano a diverse cose. Molte di queste sono ormai un retaggio del passato e una di queste e l‘inquinamento che il paese produce. Negli anni questa superpotenza mondiale si è impegnata sempre di più per ridurre le emissioni dannose per l’ambiente e molti risultato lo provano, come il rafforzamento delle infrastrutture legate alla produzione di energia solare. Certo, se si guardano i dati con un occhio poco attento si può ancora leggere che le emissioni da quelle regioni sono le più alte, ma se si guardano quelle pro-capite il discorso è completamente diverso.
L’energia solare, l’altra faccia della Cina
Apparentemente la produzione di energia attraverso questa fonte rinnovabile è stata potenziata parecchio negli ultimi anni tanto che il suo costo risulta essere inferiore che venir forniti di corrente elettrica dalla rete nazionale. In oltre 75 città è possibile pagare ad un prezzo concorrenziale l’elettricità rispetto a quella prodotta dallo sfruttamento del carbone; questo effetto potrebbe portare ulteriori investimenti in merito e questo è un bene per tutto il mondo, non solo per chi ne ha accesso direttamente.
Come sappiamo il governo cinese ha anche diversi progetti avveniristici come la creazione di una stazione per l’energia solare orbitante. Detto questo però ci sono anche della preoccupazioni per questo immenso sforzo. Come tutte le cose al mondo, la produzione dei pannelli solari produce anche diversi rifiuti e secondo una stima ci saranno 20 milioni di tonnellate di scarti entro il 2050; questo sottolinea forse un’efficienza nella linea produttiva.