Enigma era un dispositivo elettromeccanico per cifrare e decifrare messaggi. Diventò il mezzo principale per la comunicazione dei nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale. Un gruppo di subacquei tedeschi ne hanno recentemente pescato uno nei fondali del Mar Baltico. La leggendaria macchina del codice è stata scoperta il mese scorso nel nord-est della Germania, da sommozzatori incaricati dalla WWF per immersioni ambientali. Il team si è subito reso conto di aver trovato un vero e proprio manufatto storico e ha allertato le autorità, consegnandolo al museo del luogo.
Il ritrovamento della macchina di crittografia Enigma
Ulf Ickerodt, capo dell’ufficio archeologico statale della regione dello Schleswig-Holstein, ha affermato che la macchina sarà restaurata da esperti, per poi essere analizzata a fondo. Il delicato processo, compreso un completo processo di desalinizzazione dopo sette decenni nel fondo del Mar Baltico, “richiederà circa un anno”, ha affermato, e poi sarà esposta al museo.
E’ intervenuto in merito a questa fantastica scoperta anche l’esperto Jann Witt dell’Associazione navale tedesca, che crede che la macchina, che ha tre rotori, sia stata lanciata in mare da una nave da guerra tedesca negli ultimi giorni della guerra. È meno probabile che provenisse da un sottomarino affondato, ha detto, perché gli U-Boot di Adolf Hitler utilizzavano le macchine Enigma a quattro rotori, più complesse e difficili da decifrare per i nemici.
Le forze alleate hanno provato sempre decrittare i codici prodotti dalla macchina Enigma, con scarsi risultati, visto che venivano cambiati ogni 24 ore. Grazie però al matematico del tempo Alan Turning, si trovò il metodo matematico corretto per decrittare i messaggi e gli storici ritengono che ciò abbia abbreviato la guerra di circa due anni.
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