L’erba gatta è conosciuta benissimo per l’effetto psicoattivo che causa ai felini appunto, se no non avrebbe tale nome. Detto questo, alcuni ricercatori hanno scoperto un effetto nascosto di questa pianta che non si limita a far comportare i suddetti animali in modo molto strano. Lo hanno scoperto analizzando un azione particolare che questi compiono in presenze delle foglie.
Spesso capita che i gatti si mettano a strappare direttamente i pezzi di erba gatta, o ad arrotolarli. Non sembrerebbe essere un’azione tanto casuale o con il solo scopo di liberare una maggiore sostanza psicoattiva. Apparentemente viene libero anche dell’altro ovvero un composto in grado di tenere lontano gli insetti. In sostanza, i gatti si starebbero proteggendo da comuni parassiti o insetti fastidiosi.
Erba gatta: da droga a repellete per insetti
Le sostanze in realtà presenti nell’erba gatta sarebbero due nello specifico, il nepetalactone e il nepetalactolo che hanno appunto la capacità di tenere lontani gli insetti. La loro presenza nelle foglie delle piante associate all’erba gatta spiegherebbe il perché i gatti tendono a cercare di romperle per fare uscire tali elementi. A questo punto viene però ovvio immaginare che si tratta semplicemente di una coincidenza e non di un’azione volontaria per proteggersi dagli insetti.
Le parole dei ricercatori: “Abbiamo scoperto che il danno fisico della vite d’argento da parte dei gatti promuoveva l’emissione immediata di iridoidi totali, che era 10 volte superiore a quello delle foglie intatte. Il nepetalactolo rappresenta oltre il 90 percento degli iridoidi totali nelle foglie intatte, ma questo scende a circa il 45 percento nelle foglie danneggiate poiché gli altri iridoidi aumentano notevolmente. La miscela iridoide alterata corrispondente alle foglie danneggiate ha promosso una risposta molto più prolungata nei gatti”