News

ESA, un video mostra una prospettiva aerea del cratere Korolev su Marte

L’Agenzia Spaziale Europea (ESA) ha pubblicato un nuovo video che offre una visuale panoramica mozzafiato di uno dei crateri più belli di Marte, Korolev. Il filmato è stato registrato attraverso la videocamera stereo in alta risoluzione (HRSC) montata sul veicolo spaziale Mars Express. Il video combina le informazioni sulla topografia dai canali stereo di HRSC per generare un paesaggio tridimensionale, che è stato quindi registrato da diverse prospettive, come con una cinepresa.

Il cratere di Korolev è largo 82 chilometri e profondo almeno 2 km. Questo cratere ben conservato si trova nelle pianure settentrionali di Marte, appena a sud di una grande striscia di terreno pieno di dune che circonda parte della calotta polare settentrionale del pianeta (nota come Olympia Undae). Ciò che vediamo all’interno del cratere ovviamente non è neve, ma si tratta di acqua ghiacciata. Il suo tumulo centrale è spesso circa 1,8 chilometri tutto l’anno. È uno dei più grandi serbatoi di ghiaccio non polare su Marte.

Come fa il ghiaccio a rimanere stabile nel cratere di Korolev?

Proprio come fa il ghiaccio secco qui sulla Terra, il ghiaccio d’acqua su Marte di solito passa dal solido al gas con la bassa pressione atmosferica. Ma anche la temperatura può influenzare la stabilità del ghiaccio. Il ghiaccio è permanentemente stabile all’interno del cratere Korolev perché la parte più profonda funge da trappola fredda naturale. Gli scienziati dell’ESA spiegano che l’aria sopra il ghiaccio si raffredda ed è quindi più pesante rispetto all’aria circostante. Poiché l’aria è un cattivo conduttore di calore, il tumulo di ghiaccio d’acqua è effettivamente schermato dal riscaldamento e dalla sublimazione.

Il nome del cratere può risultare familiare. Prende il nome dall’ingegnere missilistico russo e designer di veicoli spaziali Sergei Pavlovich Korolev (1907-1966). Ha sviluppato il primo razzo intercontinentale russo R7, il precursore dei moderni razzi Soyuz che sono ancora operativi oggi. Con il suo progetto di razzi e veicoli spaziali, fu anche responsabile del primo satellite creato dall’uomo (Sputnik nel 1957) e del primo volo spaziale umano (Yuri Gagarin nel 1961).

Marco Inchingoli

Nato a Roma nel 1989, Marco Inchingoli ha sempre nutrito una forte passione per la scrittura. Da racconti fantasiosi su quaderni stropicciati ad articoli su riviste cartacee spinge Marco a perseguire un percorso da giornalista. Dai videogiochi - sua grande passione - al cinema, gli argomenti sono molteplici, fino all'arrivo su FocusTech dove ora scrive un po' di tutto.

Recent Posts

Acqua ionizzata: nuova frontiera del ringiovanimento della pelle senza aghi

L’industria della skincare è in continua evoluzione e sempre più spesso la scienza propone alternative non invasive ai classici trattamenti…

24 Febbraio 2025

E il re della pista da ballo cosmica della Via Lattea era… un buco nero

Il telescopio spaziale James Webb ha recentemente rilevato un fenomeno straordinario nel cuore della nostra galassia: il buco nero supermassiccio…

24 Febbraio 2025

Naughty Dog: perché la software house fu comprata da Sony?

Una delle domande che maggiormente hanno colpito gli utenti di tutto il mondo va a toccare il destino di Naughty Dog,…

24 Febbraio 2025

Alzheimer: leggere il respiro per una diagnosi precose

Il morbo di Alzheimer non è curabile, difficilmente prevedibile in quanto non si conosce appieno il percorso dietro l'origine, ma…

23 Febbraio 2025

Dieta volumetrica: il segreto per perdere peso senza soffrire la fame

La dieta volumetrica è un regime alimentare ideato dalla nutrizionista Barbara Rolls, basato sul principio di assumere alimenti con un…

23 Febbraio 2025

Mistero sul Tamigi: il segreto dei cadaveri dell’Età del Bronzo

Negli ultimi cento anni, il fondale del Tamigi ha restituito centinaia di ossa umane, portando alla luce un mistero che…

23 Febbraio 2025