La decisione da parte del Governo Renzi di inserire il Canone Rai nella bolletta della luce al fine di combattere la forte evasione di tale tassa, ha creato polemiche, ma anche tanta confusione. Soprattutto nello stabilire i casi che rientrano nell’esenzione Canone Rai, il cui modulo non sembra di così facile reperibilità e chiarezza. A rendere ancora più confusionaria la situazione ci ha pensato un’opinione del Consiglio di Stato, il quale ha praticamente bocciato l’inserimento del Canone Rai (che poi sarebbe in tutto e per tutto una tassa di possesso del televisore) nella bolletta della luce. Vediamo dunque cosa cambia ora, ai fini della presentazione del modulo per esenzione Canone Rai.
Esenzione Canone Rai, i motivi della bocciatura del Consiglio di Stato
Perché il Consiglio di Stato ha bocciato tale provvedimento? Per il fatto che il decreto legislativo in questione risulta completamente da riscrivere. Il motivo principale deriva dal fatto che manchi la definizione esatta di cosa sia un apparecchio televisivo. Il testo governativo arrivato in ritardo, solo il 17 marzo, è estremamente complesso e non chiarifica in alcun modo alcuni aspetti legati a smartphone e tablet in grado di ricevere il segnale televisivo. Non a caso, in tanti temono di dover pagare il Canone Rai anche solo fruendo della tv tramite siffatti dispositivi mobili.
Esenzione Canone Rai, cosa cambia
La domanda sorge spontanea: cosa cambia per l’ esenzione Canone Rai all’indomani di questa presa di posizione autorevole del Consiglio di Stato? Intanto, occorre dire che anche il modulo per l’esenzione del Canone RAI non è stato accompagnato da un’adeguata campagna informativa. Le poche notizie sono riscontrabili sul web e spesso neanche così approfondite. Poi c’è la questione privacy: chi tutela i cittadini alla luce dei tanti dati che devono rendere noti?
Per ora l’invio del modulo per l’esenzione Canone RAI ha ancora la scadenza fissata al 30 aprile in modalità raccomandata cartacea e 10 maggio in via telematica. A questo punto si ipotizza un’ulteriore slittamento delle date, come già annunciato dal sottosegretario allo Sviluppo Economico, Antonello Giacomelli. Il sentore è che la stessa introduzione del Canone in bolletta fissato al prossimo mese di luglio, possa subire uno slittamento.